(fp) – Ad Albenga continuano le polemiche in vista del rimpasto dell’amministrazione Guarnieri; al di là di nomi circolati informalmente e della carica di vicesindaco già attribuita come certa al presidente del consiglio uscente Massimiliano Nucera, ancora un’incognita da chi sarà formata la nuova giunta. Una svolta oggi c’è comunque stata, con la rinuncia da parte dei consiglieri Polio e Cangialosi di assumere incarichi nel prossimo esecutivo comunale, come dichiarano in una nota.

“A seguito di quanto letto nei giorni scorsi, vista la situazione creatasi all’interno della maggioranza in Consiglio Comunale, i sottoscritti Consiglieri Giovanni Pollio e Silvio Cangialosi, al fine di contrastare e cancellare qualsiasi eventuale interpretazione errata, strumentale e negativa riguardo all’andamento e alle scelte dell’Amministrazione Comunale, hanno deciso di effettuare un passo indietro, e pertanto di rinunciare alla proposta, pervenuta dalla maggioranza, di occupare incarichi esecutivi”.

“Questa decisione maturata negli ultimi giorni – proseguono i due consiglieri – serve a dimostrare che, a differenza di quanto affermano alcuni malpensanti, non eravamo né siamo alla ricerca di poltrone da occupare, o di indennità da percepire. La nostra scelta era volta a fare sì che la maggioranza in Consiglio Comunale fosse più coesa e forte, ritornando a 13 elementi, come era inizialmente, così che i Consiglieri eletti a sostegno del sindaco Rosy Guarnieri potessero continuare a dare il proprio massimo contributo per il bene della Città”.

“Siamo disponibili, quindi, a dare il nostro sostegno. E rivolgiamo particolare riguardo alle parole, un po’ avventate, dell’ex Assessore Eraldo Ciangherotti, catapultato in una Giunta comunale pur non avendo preso un solo voto dai cittadini albenganesi, approfittando del fatto di avere suo cognato seduto in Consiglio Comunale. Forse se lo è già dimenticato, ma in passato, in sede di Consiglio, abbiamo avvallato anche scelte difficili e controverse proposte dal suo assessorato, quali per esempio l’aumento delle rette scolastiche, dei buoni mensa, del trasporto e altre ancora. E forse si è anche dimenticato, lui che accusa gli altri, che, a differenza nostra, essere parte dell’Amministrazione gli ha fatto portare a casa, per ben 31 mesi, il suo bel stipendio da Assessore” concludono i Consiglieri Pollio e Cangialosi.