Associazioni ingaune pro Albergo dei poveri

di Claudio Almanzi – Una delegazione del Ponente savonese, formata da giornalisti, operatori culturali, collezionisti e galleristi prenderà parte domani mattina a Genova (a Palazzo Reale, alle ore 10 e 30, nell’ambito delle Giornate del Patrimonio) ad un importante evento culturale ed artistico: la presentazione dei primi progetti che riguardano la tutela e la salvaguardia dei tesori dell’Albergo dei Poveri. Nel luglio del 2011 infatti era stato siglato un accordo per la tutela, la fruizione e la valorizzazione dei dipinti dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Emanuele Brignole”, conservati presso l’Albergo dei Poveri in Genova : accordo sottoscritto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria e dalla stessa ASP “E. Brignole”.

Ora si sta cercando di allargare il numero delle associazioni ed enti interessati a collaborare al restauro ed alla messa in esposizione dei tanti tesori a lungo custoditi nel prestigioso edificio genovese. A guidare il gruppo che parteciperà all’evento genovese sarà il giornalista e critico d’arte Adalberto Guzzzinati: “Oltre a presentare i primi risultati- ci ha detto Guzzinati- ottenuti attraverso la valorizzazione di una serie di dipinti restaurati, riambientati nella nuova sede della Fondazione Carige e all’interno di alcune “chiese nuove” dell’Arcidiocesi di Genova, questo evento sarà anche l’occasione per enti, associazioni, fondazioni per collaborare al restauro ed alla messa in mostra di una parte di questo grande patrimonio artistico”. Fra le associazioni ingaune che si sono dette per ora disponibili a cooperare vi sono già l’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani) e la Cottalasso4you (Amici nell’arte).

“L’albergo dei poveri – ci ha detto Franco Boggero della Sovrintendenza per i beni storici ed artistici- è diventato ricettacolo di opere preziose poi dimenticate. Da quando venne creato, verso la metà del Seicento, fino all’avvento della Repubblica Ligure, continuò ad accumulare opere”. Con Napoleone e le sue confische divenne un vero e proprio deposito di quadri e statue ed il patrimonio artistico continuò negli anni ad arricchirsi con lasciti e donazioni, soprattutto ecclesiastiche. “Per ora – conclude Buggero- sono intervenute la Carige e la Curia genovese. Il nostro obiettivo è quello di allargare il numero di associazioni ed enti che siano interessati a collaborare alla salvezza di questo immenso patrimonio. I beni saranno dati in comodato d’uso ad una condizione: che chi li vorrà adottare dovrà impegnarsi a restaurarne altri. Speriamo in questo modo di attivare un circolo virtuoso che consenta di arrivare ad esporre e salvare dipinti ed oggetti dimenticati e farli tornare alla luce”.