Alassio, Melgrati: no alla pista ciclabile

(fp) – Ad Alassio è arrivata ai concessionari di tutti i dehors di via Dante, via Marconi e corso Europa un’ordinanza Sindacale che intima che gli stessi dovranno essere smontati entro il 17 settembre per l’asfaltatura della strada, e non saranno più rimontati per far posto alla pista ciclabile. Un’altra “scelta pazzesca e dannosa alla città” fatta dall’amministrazione Avogadro, secondo il consigliere di minoranza Marco Melgrati

L’inversione del senso di marcia di via Dante, sostiene l’ex sindaco alassino, “appare una pazzia, non supportata da uno studio di ingegneria del traffico che ne dimostri l’utilità; la corsia verso ponente dell’Aurelia diventerebbe l’unica in quella direzione, perché sia la Via Dante che la strada che dall’Aurelia Bis gira verso san Rocco e poi scende alla Stazione sarebbero orientate nella direzione opposta. Una ‘follia’ dettata solamente dalla volontà di dare un senso di discontinuità verso le passate Amministrazioni, di lasciare un segno nella ‘storia’, volutamente con la S minuscola”.

“Oggi si chiede a tutti i bar e ristoranti che insistono con dehor sulle via Dante, via Marconi e corso Europa di fare a meno del loro naturale sfogo all’aperto per realizzare la pista ciclabile, a monte della strada”, prosegue Melgrati: “al di là dell’assurdità di voler realizzare una pista ciclabile in una città che ha grandissimi problemi di parcheggio, con l’eliminazione di numerosi stalli di sosta, in cui i ciclisti girano tranquillamente anche adesso (e non sono in numero così elevato come ad Amsterdam!), la follia più grande è quella di voler realizzare la pista ciclabile a monte della via Dante”.

“L’inutilità di questa pista sta poi nel fatto che potrà essere soltanto a senso unico”, secondo Melgrati, perché così risulterebbe dalle normative contenute nel Decreto Ministeriale n. 557 del 1999, al titolo ‘Regolamento per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili’. “Se una pista ciclabile si deve fare, verificato tutto quanto previsto dal Decreto Ministeriale 557/99, e noi ci auguriamo di no, meglio sarebbe allora realizzarla a valle della via Dante, in modo da non intercettare il flusso viabilistico”, aggiunge comunque il consigliere pidiellino.

Del “marciapiede davanti al ‘Muretto’ di Alassio cosa succederà? Si elimineranno l’ampliamento del marciapiede e le fioriere realizzati per evidenziare il ‘Muretto’?”, si chiede ancora Melgrati, convinto che in molti siano contrari all’idea della pista ciclabile: “la domanda da fare è se Alassio oggi, in queste condizioni di parcheggio e di traffico, si può permettere una Pista Ciclabile in via Dante, via Marconi e Corso Europa; pensiamo proprio di no, e con noi lo pensa la stragrande maggioranza dei cittadini”.