Corti d’autore all’Overlook Film Festival 2012 (V)

di Ambra Parodi – (Finale Ligure, 26 /27 Agosto) – Festival bagnato, festival fortunato. Ieri sera, infatti, tutto il ponente ligure è stato per così dire “rinfrescato” da un forte acquazzone estivo, ma a Finale le proiezioni dell’Overlook Film Festival sono continuate, resistendo alla pioggia, finché si è potuto. E insieme all’organizzazione ha resistito anche il pubblico che è rimasto ad assistere allo spettacolo, riparandosi sotto ombrelli, caschi oppure trovando altre soluzioni…insomma una vera e propria dimostrazione d’amore per il cinema e d’apprezzamento per la manifestazione in sé.

Fortunatamente l’acquazzone si abbattuto a metà della serata, permettendo così di vedere un diverso numero di corti. Ieri sera era il turno della sezione “ Le conseguenze dell’amore”. L’amore inteso in tutte le sue forme e accezioni. L’amore disperato. Nel film Il numero di Sharon, di Roberto Gagnor, il protagonista Andrea fa di tutto per scoprire quale sia il numero di telefono della ragazza di cui si è innamorato e che ha incontrato su internet. E se rintracciarlo non è solo una questione di probabilità ma solo di innumerevoli tentativi allora il gioco è facile. E se vale per quello di una ragazza qualunque figuriamoci per Sharon Stone!

Amore paradossale. In Zinì e Amì, Zinì è un ragazzo che decide di comprare un androide, con l’aspetto di una ragazza affascinante e dolce, per riuscire a superare una delusione d’amore. Ma quando quello che doveva essere un palliativo, un sentimento fittizio, uno sfogo diventa reale e concreto – l’androide Amì è davvero innamorata – allora subentra la paura (maschile?!) di crescere e instaurare un rapporto solido e maturo.

Amicizia. Nel corto spagnolo Amico Intimo, di Jose Mari Goenaga, invece si racconta la storia di un’amicizia tra due uomini ma soprattutto di come, negli affetti, sia difficile avere la stessa prospettiva delle cose e lo stesso coinvolgimento. Particolarità di questo corto è l’espediente narrativo usato per far commentare ai protagonisti lo sviluppo stesso della loro presunta amicizia: a mo’di confessionale di reality i due uomini propongono la loro personale versione della storia.

Compromessi per amore. Nel film tunisino Pourquoi moi?, invece, un dirigente d’azienda, per far contenta la moglie, rinuncia molto mal volentieri ad una partita di coppa. Il suo disappunto influenza il suo umore e a catena quello dei suoi collaboratori che si rifanno sulle persone in strada, diffondendo il malcontento in tutta la città. Morale della favola: a rimetterci sono sempre i più piccoli e i quelli che si trovano alla base della scala sociale; bisogna essere anche pronti a scoprire che la rinuncia non è servita a nulla.

La scoperta dell’amore. Due giovani amici, nel corto svizzero Prora, trascorrono una giornata in un edificio dismesso dell’epoca nazista. In questo luogo ancora intriso di dolore e tragedia, uno dei due giovani cerca di far capire all’altro i propri sentimenti, la propria fragilità e le paure. E in un gioco in cui invertono continuamente i ruoli di guardiano e prigioniero, la realtà emerge. Si sbaglia, si soffre ma si trova la forza di perdonare e di essere perdonati in nome dell’amicizia.

Infine due corti d’animazione, semplici e lineari all’apparenza, ma dal contenuto forte e significativo. Il film belga The sardine tin di Louise-Marie Colon, racconta l’amore impossibile di una sirenetta (sardina) per il suo pescatore. Un amore non ricambiato, una dolce illusione che ammalia e incanta come il canto delle sirena. Zeinek Gehiago Iraun (Who lasts longer), spagnolo, invece racconta l’amore paterno e materno, fatto di sacrifici anche estremi: un amore incondizionato che dura a lungo, più di un viaggio in treno, tutta la vita e a costo di essa.

L’Overlook vi aspetta naturalmente stasera, con un magnifico concerto d’apertura, la proiezione dei film mancanti della sezione di ieri e quella della sezione odierna Memento. Poi naturalmente il fatidico momento della premiazione. Ore 21 piazza Buraggi, Finale. Non mancate!