Premio Città di Loano: soddisfazione tra gli organizzatori

di Alfredo Sgarlato – La scorsa edizione del Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale aveva visto almeno due serate straordinarie, Peppe Voltarelli e la prima del Tour “Passione”. Gli organizzatori e i più affezionati spettatori si chiedevano se sarebbero riusciti a bissare una manifestazione così riuscita. Adesso i rappresentanti de “La compagnia dei curiosi”, che insieme al giornalista di RadioRai e de “Il mucchio selvaggio” John Vignola, hanno organizzato l’evento, possono dirsi pienamente soddisfatti. La qualità dei concerti è stata molto elevata, con proposte anche molto diverse tra loro.

E molto positiva la risposta del pubblico che, come dice Vignola, è cresciuto col festival: qualche anno fa un gruppo come i Mascarimirì, che propone un’ardita fusione di pizzica, melodie occitane e gitane e sonorità elettroniche mutuate dal reggae, non avrebbe scatenato un’orda di ballerini tra i quattro e i settant’anni che hanno trasformato il lungomare di Loano in un’autentica festa. Inutile rimarcare quanto sia stata apprezzata l’Orchestra popolare di Ambrogio Sparagna con ospite Francesco De Gregori.

Quotidianamente i “Curiosi” incontrano persone che si complimentano per la bellissima serata. Sarebbe però ingiusto trascurare nomi meno famosi come Antiche ferrovie calabro lucane, Banda Jorona, Ensemble Righi e poi Roberta Alloisio, Claudio Sanfilippo, Mario Incudine e Antonio Vasta, che hanno regalato momenti di musica emozionanti, equamente distribuiti tra Nord, Centro e Sud. Grande partecipazione anche alla serata dedicata alle danze: sia gli appassionati di lungo corso che i neofiti si sono divertiti con le danze dalle valli occitane e dalle quattro province.

I giornalisti specializzati presenti hanno commentato come, in un paese dove la cultura è in caduta libera, il Premio di Loano resti un’isola felice. Continuerà ad esserlo? Tocca alle istituzioni continuare a credere in una manifestazione così importante, pubblico, musicisti e organizzazione hanno dato il massimo.

Concludo con una nota personale: frequentando il Premio ho avuto modo di conoscere personalmente molti dei grandi musicisti del campo, personaggi che hanno fatto la storia della musica popolare in Italia come Ambrogio Sparagna, Gualtiero Bertelli, Alfio Antico (oltreché John Turturro…), e ho avuto l’occasione di constatare come gli artisti più grandi siano spesso persone modeste e simpatiche.