Savona: successo per la retrospettiva di Carmen Spigno al Priamar

di Claudio Almanzi – È stata una delle più importati mostre nella carriera artistica di Carmen Spigno quella che si è chiusa ieri a Savona. L’artista garlendese ha infatti lavorato alacremente per preparare in modo adeguato questa grande personale che l’ha vista protagonista in una cornice davvero speciale. Molti appassionati, amanti dell’arte e galleristi l’ hanno visitata. “All’inaugurazione –dice il noto collezionista ed esperto d’arte Augusto Andreini- la Spigno si è anche esibita in una performance, nello spazio aperto soprastante le “Cellette”, in cui il corpo nudo di una modella è stato da lei interamente ricoperto di terra colorata, omaggio al Materiale povero che da anni contraddistingue la sua scelta tecnica”. A presentare l’artista sono stati Silvia Bottaro, Patrizia Valdiserra e Luigi Lirosi. “Ritorno ad Itaca” era il titolo di questa grande antologica, già presentata al pubblico una prima volta nel 2011 al Castello Costa- Del Carretto a Garlenda.

L’espressione “Ritorno ad Itaca” nasce dalle parole di Paulo Coelho nel volume “Lo Zahir”, che narra il travagliato percorso compiuto dal protagonista per ritrovare il punto focale della sua esistenza, proprio come fece Ulisse nel suo lungo errare verso Itaca. “ La mostra- ci chiarisce la stessa Carmen Spigno- non è stata soltanto una riedizione visiva delle avventure di Ulisse, ma una interpretazione metaforica del mio personale percorso artistico, attraverso le tappe fondamentali del viaggio pittorico, dai miei primi lavori ad olio, a quelli con le terre di oggi, passando per le fasi intermedie di una lunga ed incessante ricerca espressiva”. Durante la mostra è stato anche proiettato, a ciclo continuo, un DVD multimediale contenente tutte le opere della pittrice in ordine cronologico, interviste e fotografie con illustri personaggi. Il DVD, che rappresenta un importante documento per la ricostruzione dell’opera dell’artista è stato realizzato da Pasquale Meli. “Questa mostra- dice la dottoressa Silvia Bottaro, noto critico ed esperto d’arte- è stata una specie di narrazione della vicenda artistica di Carmen che ha un lungo percorso: dagli anni Sessanta/Settanta del secolo scorso, fino ad oggi, ed è scandita da vari passaggi e tematiche, sempre risolte, fin dai primi momenti, con un figurativo incisivo e pregno di orizzonti accecati dai contrasti cromatici dove già le visioni informali erano “in nuce” ed erano, alquanto, evocative di immagini, pensieri, sentimenti”.

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