di Mary Caridi – Si , lo so, oggi sono fuori moda. Oggi mi mettono al pubblico lubidrio. E sfornano dati su dati. Lo fanno con meraviglia, come se non fosse ben chiaro a tutti che in Italia pagavano solo i dipendenti, gli operai, i pensionati e in piccola parte anche noi: i ricchi, i benestanti, la classe media e alta, i dirigenti, gli imprenditori, i commercianti. Poi è arrivata la crisi ed ecco che i riflettori si puntano anche su di noi. Sulle nostre beate vacanze a Cortina, Portofino e sulle nostre auto di lusso, super accessoriate, sugli arei privati, le barche, le mille case e società. Dichiarazioni dei redditi improponibili, da sempre, ma lo scoprono ora che il mio filippino guadagna più di me? Dopotutto stava bene a tutti.

Avete mai visto un sindacato, di quelli che oggi si rompono e fanno fuoco e fiamme  su articoli 18 o pensioni, incaponirsi per far pagare le tasse anche a noi? Tutti sapevano dei privilegi, il mio commercialista, il vicino di casa, e ognuno di noi trovava legittimo, anzi doveroso non pagare le tasse. I politici per primi ci istigavano e premiavano le nostre fatiche, e coniavano slogan su come fosse giusto evadere, visto che le tasse sono così alte nel nostro paese, e anche il canone RAi era doveroso, come dicevano, sempre i politici, non pagarlo, e farci un falò del bollettino. E che, io ero forse un fesso ? Ero forse diventato pazzo a  fare la fila alla posta o alla banca per finanziare un Paese così?

In certe regioni poi, quando andavo a metter su industrie io pagavo le tasse. Le pagavo a gente che non scherzava e che veniva a prendersele di persona. Dunque avrei forse dovuto pagare due volte?

Non avevo alcun senso di colpa, io. Mi sentivo furbo tra i furbi. Anzi, normale.E se qualche volta a qualche politico veniva lo sghiribizzo di farci pagare qualcosa, ecco il condono. Tombale, fiscale, scudato e crociato, che bel Paese era l’Italia!

Però noi abbiamo salvato l’Italia. Si. Abbiamo messo al sicuro i nostri soldi nelle banche, le abbiamo rese forti e come diceva il nostro “caro Silvio”, i risparmi degli italiani sono a livelli tali che che le nostre italiche banche non hanno fatto la fine di quelle americane.

Ora io mi chiedo: ” se tutti avessimo pagato le tasse, se quei 2 o 300 miliardi di evasione fossero andati a finire nelle casse dello Stato, oggi dove sarebbero finiti? Me lo chiedo, perchè i nostri politici hanno solo combinato pasticci, con i nostri soldi costruito strade che non servivano a nulla, cattedrali nel deserto, autostrade fantasma, e mille, mille altre amenità incompiute. Hanno finanziato se stessi, dato soldi a giornali in perdita, assunto mogli, cognate e suocere e care nipotine, amici, amici degli amici, elargito favori etc, ect… Ecco che mi pongo l’amletico dubbio. Saremmo in grado di salvare l’Italia, se noi evasori non avessimo da parte un po’ di soldini?

Chi pagherebbe oggi? I risparmi degli evasori sono lì al calduccio, prima o poi Serpico li troverà, e con quei soldi salveremo l’Italia. Io però non sono pentito. Ho evaso, confesso, ma per legittima difesa.    (Ogni riferimento a evasori veramente esistiti è puramente casuale).

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi