di Claudio Almanzi – Ha avuto grande successo di pubblico ed ha suscitato vasta eco nel mondo della scuola del comprensorio ingauno, l’interessante convegno, organizzato dall’Istituto Secondario Superiore “Giancardi-Galilei-Aicardi” che si è svolto oggi ad Albenga all’Auditorium San Carlo. “Didattica inclusiva: pensare i bisogni di ciascuno come una opportunità per tutti” è questo l’eloquente titolo dell’iniziativa voluta dalla scuola superiore che più di tutte, nel comprensorio albenganese, in questi ultimi vent’anni, si è occupata dei bisogni dei ragazzi disabili e svantaggiati. Ad aprire il convegno ed a fare la parte degli ospiti sono stati il vicario dell’istituto Agrario Giuseppe Rossi ed il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri.
“Si è trattato di un incontro – ci ha detto Claudia Tirendi, una delle organizzatrici- rivolto a docenti di ogni ordine e grado, educatori, genitori, esperti e studenti. Ha voluto essere anche un’occasione per riflettere, condividere e dare vita ad un lavoro in sinergia: la scuola, la famiglia, gli operatori, gli specialisti”.
“L’idea di base – dice il preside e Dirigente Scolastico dell’ISS “Giancardi- Galilei-Aicardi” Salvatore Manca – è che tutti gli studenti dovrebbero essere messi in condizione di partecipare alla vita ed al lavoro pensato per la classe mettendo a frutto le proprie potenzialità, qualunque siano i loro bisogni. Il Miur ci chiede di lavorare per Unità di Apprendimento e di creare le condizioni affinché i nostri studenti siano protagonisti nel dare senso e direzione ai propri percorsi di apprendimento”. Al convegno sono intervenuti il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, la dirigente scolastica Angela Denegri Debolini, Alberto Checcucci (presidente dell’associazione di genitori “Guardami negli occhi”) Francesca Pozzi (ricercatrice ITD –CNR), Mauro Basso (Liceo Giordano Bruno), Claudia Tirendi (IPSAA Aicardi), Eleonora Cascione (IPSSAR Giancardi), Maria Gaudenti, Maura Giacomazzi, Giuseppe Rossi (IPSAA Aicardi Albenga), Manuela Barisone, Luisa Bugna, Mario Pagano ( IPSSAR Giancardi) e Graziella Cavanna (Associazione ARPAT) e gli studenti Gaia Ammirati, Samuel Baglio, Marco Cardo, Alberto D’Auria, Giulia Favi e Carlo Infurna.
“Solo l’educazione rivolta a tutti- ha concluso Claudia Tirendi, una delle organizzatrici- può preparare ad una società in cui tutti trovino posto e realizzazione nel rispetto e nella consapevolezza dei limiti e delle abilità proprie ed altrui”.
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