C’È CHI DICE NO

di Guglielmo Olivero –  Un paio di settimane fa, come aderente al No per le Olimpiadi di Roma 2020, ho esultato per la decisione del presidente Monti. Poi ho notato che i contenti della decisione erano saliti dal 30 all’80 per cento in poco più di un’ora, un incremento che si è visto soltanto con gli scontrini fiscali a Sanremo. Facile salire sul carro dei vincitori quando viene presa una decisione. Meno facile è stare a terra e opporsi, dire no, e ancora no, e altre cento volte no a quello che ci vuole essere imposto.

Chi scrive ha detto, anche sul Corsara, No al raddoppio della ferrovia a monte che snatura la bellezza delle nostre colline. E poi con la ferrovia a monte chi assicura i servizi per raggiungerla al mattino o a sera tardi? Ma il No più convinto va a coloro che, pacificamente, si oppongono alla Tav della Val di Susa, un capriccio voluto dai nostri soliti noti. Devastazioni, sventramenti di terreni, danni incalcolabili all’ecologia per soddisfare le voglie di coloro che sono desiderosi di trasportare più velocemente due mozzarelle all’estero. Nessuno ha il coraggio di dire No. 

I partiti (o quello che di loro è rimasto) fanno il lavaggio del cervello per cercare di trovare una sola ragione per cui la Tav deve essere realizzata. Beh, una ragione c’è: quella dei soldi che tutte le forze politiche potranno ricavare da questa grande opera.  E si sa quando si tratta di intascare dei soldi, i valori si accomodano nell’unico posto utile: il  cesso.

 * Willypediarubrica Corsara di Guglielmo Olivero