NO TEVEZ, NO ELEZIONI

di Guglielmo Olivero – Sabato mattina un mio amico abbastanza introdotto nei palazzi della politica mi confidava che non ci sarebbero state le elezioni anticipate e che la legislatura sarebbe venuta a morire per cause naturali, cioè alla sua scadenza. Ho chiesto, incuriosito ma con fare discreto al mio amico se questa considerazione era frutto di un accordo tra Berlusca e Monti, magari per trovare una linea d’uscita sulle liberizzazioni. Lui si è messo a ridere e, quasi rimproverandomi, mi ha detto: “Ma di politica non capisci un c…. Ma come non hai capito? Qui non si va a votare perché è saltato l’accordo per l’arrivo di Tevez al Milan. Sai quante migliaia di voti si potevano avere portando a buon fine la trattativa?”.

Quando la comunicazione è terminata ho riflettuto che in fondo aveva ragione: il successo del pifferaio, nella sua lunga parabola, è coinciso con i successi della squadra. E quando, recentemente, Montezemolo ha cercato di entrare in politica, lui non lo ha incalzato su temi politici, ma dicendo che “dove si crede di andare quello? Ho vinto più Coppe Campioni io con il Milan che lui in Formula 1 con la Ferrari”.  Poi mi sono ricordato anche della sinistra che, guai a fare opposizione in Parlamento in questi anni, ha avuto due momenti di orgoglio. E già perché i tesserati del big sleep hanno vinto l’Isola dei Famosi con Luxuria e il Festival del Sanremo con Vecchioni. Come dire, questa è la poltica alta. Mentre chiudiamo arriva adesso da Sky Sport 24 la notizia che Tevez domani potrebbe concludere con il Milan.

* Willypedia, la rubrica Corsara di Guglielmo Olivero