Arte e fede cattolica: a Laigueglia una messa riparatoria per il “caso” Castellucci

di Claudio Almanzi – “Quando l’arte travalica certi limiti possono nascere delle incomprensioni e delle proteste”. Con queste sintetiche parole Adalberto Guzzinati, giornalista e critico d’arte ha voluto commentare la querelle fra Romeo Castellucci ed alcuni gruppi di fedeli. La vicenda da sabato si è arricchita, nel comprensorio ingauno, di un nuovo capitolo: a Laigueglia infatti su richiesta di alcuni fedeli, devoti alla Messa di San Pio V, il vicariato di Alassio ha celebrato presso le Suore Francescane dell’ Immacolata una Messa con Rito antico in riparazione alle offese fatte a Milano, secondo diversi fedeli, dall’artista attraverso la rappresentazione teatrale blasfema contro il Sacro volto di Gesù. La Santa messa è stata celebrata da don Francesco Ramella viceparroco di Laigueglia.

“Ho presenziato alla cerimonia – ha detto Luigi Tezel, consigliere comunale a Laigueglia- non solo per un interiore dovere, ma anche come rappresentate dei consiglieri comunali di minoranza di Laigueglia, come formale gesto di protesta politica verso l’oltraggiosa rappresentazione teatrale”. Alla messa hanno preso parte soprattutto quei fedeli di Laigueglia ed Alassio che hanno voluto con questa iniziativa rivendicare la necessità di un maggiore rispetto verso le credenze religiose. Erano presenti soprattutto fedeli tradizionalisti, sensibilmente accolta dal Vicariato Foraneo di Alassio. Sono state celebrate le 40 ore di esposizione del SS. Sacramento in forma solenne e ieri appunto la messa “in terzo” secondo il rito antico (tridentino) per la riparazione allo spettacolo blasfemo in teatro in questi giorni a Milano contro il Sacro Volto di Gesù.