Essere e non essere Amleto

di Alfredo Sgarlato – Secondo appuntamento ieri sera all’Ambra di Albenga per la rassegna teatrale curata da Kronoteatro con “Amleto a pranzo e a cena”, presentato dalla compagnia Emilia Romagna Teatro. Il regista Oscar De Summa scherza col pubblico scusandosi per proporre un ennesimo Amleto, di cui a sono già in scena quindici versioni di cui una di dodici ore, e per essersi presentati coi costumi prestati dal lituano Nekrosius. I quattro interpreti escluso Armando Iovino che interpreta Amleto si dividono le parti e De Summa interpreta Gertrude e Ofelia. Questo fa capire come lo spettacolo sia anche comico e dissacrante (come deve essere Shakespeare) ma in fondo è anche un omaggio al teatro elisabettiano quando alle donne era proibito recitare.

La compagnia riesce nell’intento di prosciugare l’Amleto all’osso (un ora contro le quattro che richiederebbe la tragedia integrale), virarla in chiave comica eppure rimanere sostanzialmente fedele. Gli attori sono tecnicamente bravissimi, hanno una gestualità e un uso del corpo notevoli, Amleto è atletico come lo era Gassman (e Walter Chiari nelle sue parodie migliori) e quando non sono in scena accompagnano gli altri con tastiere e percussioni. C’è anche un incursione nel metateatro, quando Amleto litiga col regista perché vorrebbe modernizzare il leggendario monologo, farne un rap o una serie di borborigmi e viene riportato all’ordine. Momento molto bello nello spettacolo la scena di Rosenkrantz e Guildestern (Angelo Romagnoli e Roberto Rustioni), trasformata in teatro dell’assurdo.

Uno spettacolo molto divertente, e il pubblico, tra cui tanti ragazzi, che ha riempito completamente il Teatro Ambra, ha applaudito calorosamente. Un ricordo personale: quando ero al liceo ci portavano spesso a vedere spettacoli teatrali noiosi o con compagnie non altezza. Ieri sera i ragazzi presenti avranno scoperto quanto può essere divertente andare a teatro e nel frattempo spero si siano innamorati della bellezza dei testi shakespeariani. Ancora un applauso a Kronoteatro per averci portato uno spettacolo capace di unire ricerca e divertimento intelligente.