di Alessandro Arena – Risultato importante per il Partito Democratico di Carcare nel consiglio comunale di venerdì sera: sei mozioni, sulle sette presentate, sono state accolte dall’Amministrazione e una è stata ritirata in attesa di verifiche, con l’impegno di discuterla nel prossimo consiglio. Il Gruppo Consiliare del PD aveva presentato ben 7 mozioni, tutte riguardanti lavori e migliorie da apportare sul territorio per risolvere problemi contingenti.
Le mozioni infatti avevano per oggetto i lavori di rifacimento dei marciapiedi della frazione Vispa, in fregio alla SP 29, lato sinistro verso Altare, con materiale analogo a quello utilizzato per i tratti di marciapiede già realizzati fra Carcare e Vispa, i lavori di miglioramento della viabilità all’interno della stessa frazione, l’installazione di una grata per la raccolta dell’acqua piovana in via Ritano Capone, in prossimità dello svincolo con la SP 29, il miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale del parcheggio ex-casello autostradale, l’ampliamento dello svincolo fra la SP 29 e via Dufour, l’installazione di pensiline per l’attesa dei bus lungo la SP 29, nel centro di Vispa in prossimità della trattoria Vispa Teresa e di fronte allo svincolo con via Porcini, interventi di asfaltatura e sistemazione strade, del tutto assenti nella programmazione triennale 2011/2013 e infine la manutenzione straordinaria alla ringhiera esistente in via Ritano Capone all’altezza del ruscello e alle ringhiere in fregio alla SP 29 nel centro della Frazione di Vispa.
La settima mozione, riguardante la trasformazione in zona disco di almeno una delle due serie centrali di parcheggi di piazza Pertini, è stata ritirata, con l’impegno dell’Amministrazione a portarla in discussione nel prossimo consiglio comunale dopo una verifica accurata sul numero di parcheggi da trasformare in zona disco e la loro esatta collocazione. «Siamo molto soddisfatti che l’Amministrazione abbia accolto le nostre proposte – dicono i consiglieri del Partito Democratico – anche perché questa è la dimostrazione che si può fare un’opposizione costruttiva, a servizio della collettività, pur rimanendo su posizioni diverse rispetto a chi in questo momento governa il paese».