… MA VA A FARTI BENEDIRE!

di Sandra Berriolo – Primo Maggio: non tutti lo amano per la Festa dei lavoratori, ma tutti lo apprezzano per le gite. Vi ho trovato delle alternative. Raduno delle Ferrari a Celle e gita al Santuario della Madonna del Lago ad Alto. Eventi uniti da un denominatore comune: le automobili. Sì, perché alla Madonna del Lago te la benedicono la macchina. Quando l’ho letto son rimasta basìta, poi indagando qua e là, ho scoperto che gli italiani farebbero benedire qualunque cosa, compreso un ammasso di lamiera.

A Roseto degli Abruzzi ogni anno c’è un raduno di Lancia Delta integrale (ricordate i rally di tanti anni fa?) che si svolge presso il Santuario di San Gabriele e nel programma è prevista la benedizione delle auto.

Ogni ultima domenica di novembre a San Donato a Livizzano, Montespertoli (Fi), vengono benedette le auto, moto, e cicli nel grande parcheggio di fronte alla chiesetta. Per chi si perdesse quell’appuntamento (magari perché l’auto è dal meccanico) è possibile comunque far benedire l’auto durante tutto l’anno dopo la S.Messa delle 11 la prima domenica di ogni mese.

Al Santuario di Santa Maria della Castagna vicino a Bergamo quest’anno ricorre il 500 anno dall’apparizione e c’è una lunga serie di domeniche di festa. Perciò, dopo aver benedetto bambini, agricoltori, carcerati e immigrati cattolici nelle domeniche precedenti, domani 1 maggio si benedicono le automobili.

A Como, per la festa di Sant’Antonio abate, ogni anno si ripete il rito della benedizione degli autoveicoli. Una tradizione che affonda le sue radici nell’Ottocento quando venivano benedetti i carri trainati da buoi e cavalli che arrivavano dalla riva orientale del ramo comasco del Lario. La benedizione delle auto dura tutto il giorno fino alle 19, mentre ci sono sparuti momenti riservati alla benedizione degli animali domestici, dei bambini, del sale, degli indumenti.

A Brindisi il pellegrinaggio automobilistico, con partenza da piazza Duomo a Brindisi alle ore 5,30 e benedizione delle auto e dei conducenti, si svolge invece l’8 dicembre al Santuario della Madonna di Jaddico.

Ma io continuo a non capire: chi è allora il Santo patrono delle lamiere? E perché? Continuo a cercare.

E forse mi sto avvicinando alla soluzione. In Urbania (Urbino e zone limitrofe) si tiene il 25 luglio la Festa del Patrono con una solenne processione serale presso la chiesa abbaziale di San Cristoforo del Ponte che esisteva già nel IX sec. Singolare la figura del patrono, sorta di Ercole cristiano, protettore dei viaggiatori e oggi degli automobilisti. La domenica successiva (una consuetudine iniziata negli anni ’20), si ripete la tradizionale benedizione delle auto con la reliquia della spalla del santo conservata in cattedrale nell’urna attribuita al Pollaiolo (1472). La leggenda narra che Cristoforo portò il bambino Gesù in guado attraverso le impetuose acque di un fiume.

A Roma agli inizi degli anni ’50 e le carrozze trainate dai cavalli erano ormai un lontano ricordo. Naturalmente a quei tempi solamente una ridotta parte della popolazione poteva permettersi una innovazione tecnologica così all’avanguardia. Ma già da allora si era intuito che la rapida diffusione dell’automobile rappresentava l’inizio di un cambiamento senza precedenti nel campo degli spostamenti su terra, un cambiamento che avrebbe rappresentato per le generazioni successive una risorsa fondamentale, con conseguenze non proprio positive. La svolta non passò inosservata neanche alla Chiesa che, anche in virtù dei nuovi evidenti rischi cui la popolazione veniva sottoposta, istituì una festa dedicata alla Santa Francesca Romana, al secolo Francesca “Ceccolella” Bussa de’ Leoni. Questa tradizione popolare prende spunto dal fatto che la Santa, insieme a Pietro e Paolo, è la matrona di Roma e dal 1951 viene invocata, oltre che contro le pestilenze e in favore delle anime del Purgatorio, anche come protettrice degli automobilisti. E così, anno dopo anno, il culto di Santa Francesca Romana si è affiancato per i romani a quello di San Cristoforo, protettore dei conducenti, la cui raffigurazione iconografica è spesso visibile all’interno delle auto, appesa allo specchietto o attaccata al cruscotto.

Ma anche Milano non scherza. Alla chiesa sui Navigli (in via San Cristoforo, appunto) la tradizionale sagra si apre proprio con la benedizione delle macchine (rito inaugurato nel 1929). Con una storia che affonda le radici nel 1401, quando fu condotta nella chiesetta la reliquia del Santo portatore di Cristo fanciullo, anche protettore degli appestati e in seguito degli autisti.

L’auto fa la spola tra meccanico e carrozziere? Ora potete scegliere la sagra e il merendino che preferite.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo