Namastè: il Nepal di Emilio Rescinio a Santa Caterina

Sarà inaugurata sabato 15 gennaio alle 17, all’Oratorio de Disciplinanti del Complesso Monumentale di Santa Caterina in Finalborgo, la mostra fotografica di Emilio Rescigno “Namastè. Nepal, dal circuito dell’Annapurna sino a Chitwan passando tra alcuni dei posti più suggestivi del territorio Nepalese – Luoghi e persone”.

La mostra è patrocinata dall’Assessorato al turismo e alla cultura del Comune di Finale Ligure e dalla Stanza della poesia del Palazzo Ducale di Genova e sarà aperta fino al 6 febbraio (dalle 15 alle 19, chiuso il martedì, ingresso libero). In seguito farà tappa a Savona, al Palazzo Ducale di Genova e all’Accademia delle 7 Arti di Roma.

La mostra è il sunto del reportage realizzato da Emilio Rescigno sulla scia della manifestazione benefica “Finale for Nepal”, svoltasi lo scorso settembre a Finale Ligure. L’idea della mostra nasce dalla collaborazione con la guida finalese Carlo Mamberto, che ha reso possibile la realizzazione di un progetto che l’autore aveva maturato già da diverso tempo.

“La nuova esperienza creativa di Emilio permette di stabilire un contatto forte e tangibile tra quei “mondi” che appartengono a ciascuno di noi, fuori da ogni limitazione spazio temporale: “interno ed esterno”, “spirito e materia”, “sogno e realtà”, “vita e morte”. – si legge nella presentazione della mostra scritta dalla poetessa e scrittrice romana Antonella Pedicelli – La percezione dell’Assoluto diventa un costante punto di riferimento accanto alla magica presenza della luce, come simbolo di unione tra quegli opposti nei quali giochiamo costantemente la nostra condotta di vita. Il viaggio diventa ancora una volta per Emilio consapevolezza di spiritualità, accessibile a tutti coloro che riescono ad “entrare” nel cuore delle sue immagini. La bellezza prende corpo come forza sovrumana nell’ascolto di quel sottile canto che giunge dalla roccia primordiale di montagne eterne, chiamate ad espandere la nostra stessa “umana struttura”. Il Nepal di Emilio suggerisce il ritorno alla “via dell’armonia”, come presa di coscienza delle cose, della loro mutazione, tra gli illusori aspetti dello spazio e del tempo. Lo stesso concetto di vuoto offre qui, allo sguardo, uno stato di libertà che domina il caos quotidiano della mente e dei suoi pensieri: la voce del silenzio crea l’armonia dentro di noi e risveglia il senso del mistero, come componente vitale di una “umanità” sempre in cerca di se stessa. Emilio ha il dono di evocare emozioni profonde attraverso gli occhi e il “cuore”; la sua natura è il miglior artista che lui stesso può scegliere di incontrare, in quel costante dialogo tra il mondo spirituale e quello fisico”.

Emilio Rescigno. Fotografo creativo, ritrattista, è nato a Finale Ligure nel 1959. Ha effettuato diverse mostre personali (“Immagini e parole” alla Stanza della Poesia del Palazzo Ducale di Genova, “Masks” sul fascino del Carnevale di Venezia, “Dubai e dintorni” e “Pellegrinaggio a Lourdes”, reportage in bianco e nero cui è seguito un catalogo per conto della Unitalsi). Matura una buona esperienza nella fotografia di teatro e di architettura. Ha occasione di recarsi per viaggio in numerose parti del mondo dove affina le proprie tecniche fotografiche e conoscenze. Sue immagini sono state pubblicate su quotidiani, riviste e pubblicazioni. Ha partecipato come coautore alla realizzazione del libro “Finale in famiglia”. Ha progettato e cura il proprio sito personale, raggiungibile all’indirizzo: www.emiliorescigno.it