12 novembre 2010: anche a Genova, Porte chiuse, Luci accese sulla Cultura

di Fabrizio Pinna – “Non facciamo spegnere le luci. Siamo già più poveri, non impoveriamo anche il nostro futuro”. Così si conclude la petizione lanciata da Genova a sostegno di “Porte chiuse, luci accese sulla cultura”, la manifestazione e mobilitazione nazionale contro i tagli governativi promossa per venerdì 12 novembre da Federculture (la Federazione delle aziende dei servizi pubblici locali per la cultura) e da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con il sostegno del FAI.

“Le decisioni governative comprometteranno, oltre alla crescita economica, la stessa identità delle città, insieme alla loro immagine e alla capacità attrattiva”, si legge nell’appello, “A Genova, in particolare, dal 1992 a oggi è cresciuto un sistema culturale di grande qualità che ha innescato riflessi importanti sul turismo, sull’occupazione, sull’identità della città, e sono centinaia di migliaia le persone che ogni anno fruiscono di questa offerta”.

Mentre altri Stati investono sul futuro e sulla cultura anche in questo momento di crisi, in Italia invece “Per decreto si svuota la memoria, l’arte e il futuro di questo paese. La produzione culturale rappresenta il 2,6 % del PIL e oltre il 40% del mercato turistico. Non ci sarà risparmio ma solo un’ulteriore crescita delle povertà”.

Non è certo questa, dunque, la strada giusta: “Si metta in moto invece un processo virtuoso di razionalizzazione, di riorganizzazione, di nuovo rapporto tra pubblico e privato. La crisi impone scelte di priorità e capacità di innovazione. Per questo chiediamo al Governo di accettare le proposte avanzate dai Comuni, da Federculture e dal Fai e ai parlamentari liguri di sostenere le modifiche normative richieste dall’ANCI”.

Tra i primi sottoscrittori genovesi e liguri a rispondere all’appello, numerosi amministratori ed esponenti del mondo della cultura: Andrea Ranieri, Luca Borzani, Andrea Fustinoni, Angelo Berlangieri, Giorgio Devoto Carlo Repetti, Ariel Dello Strologo, Beppe Costa, Vittorio Coletti, Teresa Sardanelli, Giacomo Deferrari, Manuela Arata, Sergio Maifredi.

«Per simulare una giornata di cultura dimezzata» venerdì 12 novembre a Genova «i Musei di Strada Nuova – Palazzo Bianco Rosso Tursi – rimarranno chiusi e apriranno invece la sera dalle ore 19 alle 23 a ingresso gratuito. Gratis anche tutti gli altri musei civici, che saranno aperti col normale orario. Un modo per promuovere i musei e la cultura e “Accendere le luci” invitando a una visita che in futuro potrebbe non essere più possibile».

FIRMIAMO L’APPELLO – L’appello può essere firmato presso i musei, le biblioteche, i teatri, i siti istituzionali (www.comune.genova.it – www.museidigenova.it www.viveregenova.comune.genova.it – www.palazzoducale.genova.it); inoltre la Fondazione Cultura Genova ha predisposto online 2 link: 1. http://www.ipetitions.com/petition/genova/ op. 2. http://www.firmiamo.it/genova-porte-chiuse?zff2