Ex Acna di Cengio: precisazioni Presidente Vaccarezza

“Come è noto i lavori di bonifica dell’ex Acna di Cengio – ha dichiarato il Presidente Vaccarezza- sono sostanzialmente terminati e nello scorso mese di gennaio la Provincia di Savona ha rilasciato la certificazione dell’area A2 (certificazione di conformità dei lavori eseguiti ai progetti di bonifica approvati – provvedimento dirigenziale del 15 gennaio 2010). Questa certificazione consente di mettere a disposizione per il riutilizzo una vasta area (205.000 metri quadrati) di strategico interesse industriale. Tale risultato è stato possibile grazie all’attività del Prefetto Romano che ha seguito con grande impegno i lavori ed alla disponibilità della società Syndial che ha eseguito materialmente i lavori di bonifica. Desidero ricordare che il sito di Cengio è, ad oggi, il primo sito a interesse nazionale italiano ad avere il certificato di avvenuta bonifica e sono felice che questo straordinario risultato sia avvenuto nella nostra Provincia.

A testimoniare l’eccezionalità e la riuscita di questo progetto, il 13 Ottobre verrà in visita presso l’area delle ex Acna il ministro dell’ambiente Prestigiacomo alla quale verranno illustrati i lavori ed i risultati ottenuti. Queste aree possono essere per il Comune di Cengio, ma anche per tutta la Provincia, una grande possibilità di rilancio di un territorio sotto tutti i punti di vista, da quello ambientale a quello occupazionale. Spetta quindi agli enti competenti, ed in primis alla Provincia, al Comune di Cengio e alla Regione Liguria, attivarsi per definire la cessione di queste area da parte di Syndial/Eni (proprietaria delle aree) a soggetti pubblici per progettare la riutilizzazione eco compatibile del sito, in ottemperanza dei vincoli d’uso posti dalla certificazione rilasciata”.

“Come è risaputo – continua il Presidente Vaccarezza – lo scorso anno il Commissario delegato ha introdotto un’azione giudiziale per il risarcimento del danno ambientale ai proprietari dell’ex Acna, allo stato attuale, tuttavia, sarebbe possibile da parte del Ministero proporre una transizione le cui condizioni potrebbero essere tali da consentire un rapido trasferimento di dette aree nella mano pubblica, la quale, potrebbe quindi proporre tale sito a tutti i soggetti interessati al suo utilizzo per scopi produttivi al fine del rilancio del territorio.

Ed è proprio questo l’ultimo passo che, in questo ambito, si deve compiere. Sarà quindi l’amministrazione provinciale a farsi promotrice nei prossimi giorni di un primo in contra tra Regione e Comune di Cengio in modo da sollecitare la predetta definizione transattiva sotto gli auspici e la competenza del Ministero dell’Ambiente. Solo attraverso tale azione infatti, potremo restituire alla nostra provincia un territorio riqualificato di prioritaria importanza anche e soprattutto una nuova opportunità per il rilancio socio economico ed industriale della nostra valle. Evidentemente – conclude il Presidente – tale azione non potrà prescindere da un coinvolgimento degli enti del vicino Piemonte ( Regione, Province e Comuni) con i quali gli enti liguri dovranno in seguito colloquiare e appianare ogni contrasto che fino ad oggi si sono riscontrati in ordine a questa vicenda”.