Savona, pulizia Letimbro: critiche dal Ceda

Ugo Ghione (CEDA) – La chiamano pulizia. Con le ruspe spianano il letto del Letimbro. Con “macchine sfalciatrici” eliminano tutti gli arbusti dalle rive. Ad oggi però non hanno ancora toccato le piante oramai ad alto fusto cresciute proprio nel mezzo del torrente in corrispondenza dei ponti che potrebbero causare problemi in caso di forti piogge.

Nel tratto “pulito” si possono trovare grate di ferro arrugginito, assi di legno, tronchi abbattuti, blocchi di cemento armato con “tentacoli” di ferro arrugginito lunghi metri, tubi di plastica, vecchie lamiere ed una grandissima quantità di sacchetti di plastica. Tutto questo è documentato dalle fotografie che alleghiamo.

Il CEDA non può che constatare che:  Siamo a fine settembre e il rischio di forti piogge è un pericolo consistente; più che il tratto cittadino andrebbe pulito il tratto a monte di Lavagnola del Letimbro ed il Lavanestro,che sono ben più in cattivo stato del tratto cittanino, sia per la vegetazione che per i rifiuti, nel Lavanestro vi sono ancora i resti di un’automobile che avevamo già segnalato due anni fa; del tratto per cui era prevista la pulizia ne è stato pulito metà; nel tratto pulito vi sono ancora una grande quantità di rifiuti che possono essere anche pericolosi.

Pertanto denunciamo che la pulizia come è stata programmata dall’amministrazione comunale di Savona è tardiva nella tempistica, inutile perché effettuata solo parzialmente e non nel tratto a monte della città, dannosa per l’ambiente perché nella metodologia con cui è applicata distrugge un habitat che era molto vario e ricco. Inoltre è uno spreco di denaro pubblico, a quanto ci risulta quest’anno per i risultati che abbiamo appena descritto e documentato sono stati spesi circa 80 mila euro.

* Ugo Ghione – Presidente Provinciale del CEDA