Circolo Terra di Ponente: "solidarietà agli operai della FIAT di Melfi"

Terra di Ponente – Abbiamo assistito in questi ultimi anni  al  “ridimensionamento” dei diritti dei lavoratori. Gli industriali e con loro il governo, hanno deciso che i diritti costano e che con la crisi internazionale in atto sarebbe bene che i lavoratori vi rinunciassero… e così è stato, nell’’indolenza più assoluta dei lavoratori (forse paura?!) e soprattutto di quei politici che in altri tempi lottavano per i diritti dei lavoratori ed ora tacciono forse attendendo…… bhe, non si sa che cosa!

In altri paesi (vd. Germania) non si minacciano i lavoratori dicendo loro “”se fate sciopero andiamo a produrre altrove””, si investe nelle aziende, si investe in tecnologia, i lavoratori in media guadagnano circa il doppio dei nostri lavoratori e l’’economia di quella nazione traina il resto d’’Europa nella ripresa economica!

E, che cosa sarebbe successo se una sentenza di un tribunale, per il reintegro di  tre lavoratori non fosse stata eseguita in un paese come la Francia? Non sarebbe successo nulla, perché nessuna azienda seppur grande come la FIAT si sarebbe sognata di non dare applicazione ad una sentenza! Anche in Francia, che, come si sa, non ha un governo di sinistra, le Leggi vengono applicate e le sentenze rispettate.

Noi ormai siamo su una china pericolosissima, se i lavoratori osano chiedere l’’applicazione dei propri diritti, possono essere licenziati: il Governo e il clan degli imprenditori  che lo sostiene plaudirebbero, un sindacato ormai allo sfascio ed un partito d’’opposizione dormiente (non troviamo attributi migliori) considererebbero il fatto come ineluttabile o poco più.

Terra di Ponente esprime una sentitissima solidarietà agli operai della FIAT di Melfi  umiliati e mutilati della dignità di lavoratori; chiediamo ai sindacati e ai partiti di opposizione che si mobilitino e reagiscano  con forza, con la fierezza di coloro che sanno di stare dalla parte giusta, invitando tutti i lavoratori, non solo quelli della Fiat, a scendere in piazza e a  usare “tolleranza zero” (espressione che piace tanto ai nostri governanti) verso i soprusi ai quali lentamente ci stiamo abituando negli ambienti di lavoro, riappropriandosi così del ruolo che per tanti anni è stato loro e che, se si vuole sconfiggere l’’arroganza e la prepotenza dell’attuale classe politica al governo, deve tornare ad essere di quella sinistra, sinistra che accanto ai lavoratori potrà, solo in questo modo, ambire a ridiventare al più presto partito di governo.

* Albenga – Il Circolo Politico Culturale Terra di Ponente