“Overlook Film Festival” 2010: ecco le categorie

di Alessandro Sbarile – Prosegue il conto alla rovescia in vista dell’edizione 2010 del festival cinematografico “Overlook”, che si terrà a Finale Ligure fra il 25 e il 29 agosto prossimi; i cortometraggi ed i documentari in concorso saranno suddivisi in cinque categorie o, per meglio dire, ‘percorsi tematici’; la speranza degli organizzatori è quella che ogni lavoro, oltre ad essere assaporato in sè, possa rientrare in un discorso più ampio, e che il pubblico ritrovi echi e assonanze tra una proiezione e l’altra.

I percorsi tematici sono “Contact”, “Histories of violence”, “Realtà virtuali”, “Un posto libero” e “Asa nisi masa”.

La categoria “Contact” rappresenta una serie di Storie di incontri, di contatti imprevedibili o soltanto sfiorati; storie di legami negati e riscoperti a posteriori; si tratta di storie di confini che inducono a sognare un altro mondo, e spronano ad oltrepassare i limiti imposti. Anche solo con la forza dell’immaginazione.

Il percorso “Histories of violence” vuole portare ad una riflessione sulla violenza che pervade i rapporti umani, e non solo; sono storie spietate o crudelmente ironiche in cui I toni più farseschi di alternano a quelli più drammatici, per restituirci con sguardo lucido, o con effetto straniante, le zone d’ombra della nostra natura; fantasie paradossali di mondi privi di conflitti (ma a volte anche di umanità), o incalzanti narrazioni di violenze ancestrali ; violazioni (troppo) quotidiane, come i soprusi sull’ambiente, o talmente sottili da non essere neanche percepite.

La categoria “Realtà virtuali” comprende storie di illusioni; illusioni di realtà. Ardite sperimentazioni visive che giocano con il pubblico e ci restituiscono mondi altri, ma in cui non è difficile riconoscersi.

Il percorso “Un posto libero” ha per tema coraggiose immersioni in microcosmi umani, o voli interplanetari di creature immaginarie; case sul mare, case sottratte, case occupate. Differenti approcci visivi per raccontare i nostri bisogni più profondi: la stabilità e la scoperta; le radici e il volo.

Infine la categoria “Asa nisi masa” prende spunto da una citazione felliniana che restituisce lo spirito dei corti presentati in questa sezione: percorsi interiori raccontati con stili liberi e personalissimi; viaggi dentro la coscienza o nella memoria, alla ricerca di una propria intima verità, che può essere restituita solo attraverso suggestioni visive di impatto folgorante.