Consulta Culturale Savonese, lettera al sindaco Berruti: ignorate le osservazioni al PUC

fp – Decisamente insoddisfatta la Consulta Culturale Savonese su quanto delle osservazioni al PUC è stato effettivamente recepito dalla giunta Berruti:  solo “elementi di dettaglio, tralasciando invece sistematicamente elementi più incisivi e sostanziali per una reale pianificazione del territorio”, dice. Inoltre, denuncia la Consulta,  le controdeduzioni non rispetterebbero quanto impone la “legge urbanistica regionale 36/1997”. Il Corsara riceve e pubblica la lettera inviata in data 22 luglio 2010 dalla Consulta Culturale Savonese al Sindaco di Savona Federico Berruti e ai consiglieri comunali, con richiesta di “una maggiore considerazione delle proposte e delle osservazioni ricevute”.

* Il Consiglio Direttivo della Consulta Culturale Savonese (organizzazione di coordinamento e di comune politica culturale delle associazioni: A Campanassa, Istituto Internazionale di Studi Liguri-Sezione Sabazia, Italia Nostra-Sezione di Savona e Società Savonese di Storia Patria), riunito in seduta straordinaria in data 22 luglio 2010, esaminata la delibera di Giunta del Comune di Savona n. 115 del 15 giugno 2010 ed i relativi allegati, relativa a osservazioni e controdeduzioni al progetto definitivo del PUC di Savona, ha constatato che sono state accolte prevalentemente le osservazioni riguardanti elementi di dettaglio, tralasciando invece sistematicamente elementi più incisivi e sostanziali per una reale pianificazione del territorio.

Non sono state infatti accettate le osservazioni relative alla chiarezza e alla trasparenza di atti e di progettazione idonee a risolvere i reali problemi della Città.

Si osserva inoltre che le controdeduzioni sono redatte in modo puramente burocratico, evitando ogni possibilità di confronto e collaborazione costruttiva, non solo per l’uso di un linguaggio formale ed elusivo, ma anche per il riferimento a livelli superiori di conoscenza del materiale documentario, non idoneo a definire compiutamente le scelte progettuali.

Le controdeduzioni non hanno quindi rispettato la legge urbanistica regionale 36/1997, che recita: “…al fine di collaborare alla migliore definizione del PUC…limitatamente agli aspetti che costituiscono sviluppo e completamento del progetto preliminare…”.

In particolare sottolineiamo quanto segue:

  • non condividiamo la scelta di costruire palazzi sulla spiaggia di Ponente;
  • non condividiamo la delega all’Autorità Portuale per scelte urbanistiche fondamentali quali il riempimento della darsena delle Funivie;
  • non condividiamo un’urbanistica basata sull’aumento dei volumi per residenze e servizi;
  • non condividiamo un PUC che non affronti i problemi della mobilità (casello autostradale, collegamento porto-autostrade, ecc.).

Tutto ciò premesso, il Consiglio Direttivo della Consulta Culturale Savonese auspica da parte dei Signori Consiglieri Comunali un’analisi meditata e riflessiva dell’ipotesi di pronunciamento approvata dalla Giunta comunale e una maggiore considerazione delle proposte e delle osservazioni ricevute.

Distinti saluti

* Per la Consulta Culturale Savonese:

Rinaldo Massucco, presidente della Consulta Culturale Savonese

Carlo Cerva, presidente dell’Associazione “A Campanassa”

Carlo Varaldo, presidente della Sezione Sabazia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri

Roberto Cuneo, presidente della Sezione di Savona di “Italia Nostra”

Carmelo Prestipino, presidente della Società Savonese di Storia Patria