Il Corsara riceve e pubblica gli appunti in relazione all’intervento del Consigliere Regionale Marco Melgrati durante il lungo dibattito in Consiglio del 6 luglio circa la tragica situazione del trasporto ferroviario in Liguria.
di Marco Melgrati – Premesso che in questa riunione di consiglio ho sentito citare più volte, come terminale di arrivo ferroviario, unica città citata, Alassio, e questo mi fa particolarmente piacere perchè mi viene da pensare che il fatto che Alassio sia al primo posto dell’immaginario collettivo e che la città di Alassio abbia questa immagine di prestigio, sia anche merito di chi la ha bene amministrata per 18 anni, prima come assessore e poi come Sindaco.
Subito dopo il mio insediamento in Regione sono stato contattato dal Comitato degli Utenti Trenitalia del Ponente Ligure, che mi hanno segnalato la “precaria e non più sostenibile configurazione del trasporto ferroviario nel ponente e nell’estremo ponente ligure”, ma questo discorso si può tranquillamente estendere al levante.
L’intervento del consigliere Scibilia ha tacciato il governo di immobilismo e faziosità a favore di Trenitalia e dell’amministratore delegato dott. Moretti, quando la Regione Liguria ha scelto di non adire ad una Gara Europea per la gestione del trasporto pubblico, e questo a nostro parere è grave; tanto più grave quando esistono in Europa molti gestori di linee e sistemi ferroviari sicuramente più qualificati, più bravi di Trenitalia, che forniscono un servizio di qualità e puntualità.
È opportuno registrare che “gli orari ferroviari e i tempi di percorrenza, nella loro attuale configurazione, penalizzano non solo i pendolari, ma anche i turisti e i cittadini che per qualsiasi motivo si devono recare nel capoluogo regionale “ o ritornare nelle città turistiche della costa.
Proponiamo con forza, come gruppo P.d.L., un tavolo permanente di confronto tra Amministratori (e noi, in quanto gruppo, diamo da subito la disponibilità) pendolari e rappresentanti qualificati di Trenitalia, anche perché i cittadini non possono essere solo sentiti e blanditi in campagna elettorale, ma vanno interessati ai problemi di tutti i giorni, soprattutto quelli che li toccano da vicino e che incidono sul lavoro, sugli stipendi in relazione ai ritardi dei treni, e soprattutto sulla qualità della vita.
Questo tavolo dovrà servire, a chi “ogni giorno per lavoro, per studio, per impegni di carattere personale” utilizza il treno, e per affrontare la questione degli orari e dei collegamenti, il problema dell’efficienza e dell’efficacia di questo importante servizio pubblico, analizzato sotto il profilo della qualità.
La qualità del servizio è pessima (e dire pessima è un eufemismo..), basti pensare che chi oggi prende il treno rischia addirittura gravi danni alla salute, rischia di contrarre anche malattie pericolose e infettive, causate dalla presenza di parassiti quali zecche, pulci e pidocchi, presenza riconosciuta palesemente dalle stesse ferrovie che hanno distribuito il “kit del viaggiatore” per tutelare in qualche modo gli utenti dalla presenza di questi insetti e il fatto che i treni siano sporchi, che ci sia la reale possibilità di ammalarsi o di prendere un’infezione è assolutamente increscioso e vergognoso.
È poi vergognoso pensare che per un portatore di handicap il trasporto ferroviario sia interdetto, e questo, all’indomani della nascita del terzo millennio, è una cosa terribile e scandalosa.
Mi sono stupito poi che l’assessore Vesco non abbia citato nel Suo intervento la manovra finanziaria, ma è chiaro che la situazione delle ferrovie in Liguria è attuale e attiene al passato, e quindi non può esservi riferimento fazioso e politico.
Che dire poi dei treni che portano i turisti nelle nostre località costiere: è vergognoso pensare che un turista della Germania o della Svizzera per arrivare ad Alassio, Loano, Bordighera, Rapallo debba cambiare 3 treni. Mi rivolgo qui all’Assessore al Turismo perché si faccia parte diligente ad interessarsi presso le Ferrovie dello Stato, perché fino a pochi anni fa esistevano convogli che dalla Germania o dalla Svizzera arrivavano direttamente a Ventimiglia o a La Spezia, oggi questo non accade più ed è veramente increscioso e incredibile ed ha portato un danno al nostro sistema turistico che si basa anche sul trasporto passeggeri su rotaia, non solo su gomma.
Invito quindi volentieri l’Assessore Vesco una sera ad Alassio a cena, prima, mio ospite anche in albergo e poi al mattino a percorrere con me questo cammino della speranza che è il percorso dei pendolari verso Genova da Alassio insieme a questo fantomatico e famigerato ispettore della Regione che dovrebbe controllare lo stato dei treni, lo stato della qualità del servizio, lo stato degli orari che non vengono mai rispettati e che portano quindi a ritardi che incidono pesantemente nel rendimento lavorativo del personale che deve accedere a lavoro dipendente nella città capoluogo e anche sugli stipendi, decurtati per i ritardi conseguenti alla mancata puntualità dei convogli.
* Marco Melgrati- Consigliere Gruppo Pdl in Regione Liguria