Savona, Idv: rientrati nei ranghi i frondisti, Tuvé rieletto segretario provinciale

di Fabrizio Pinna – Nessun coup de théâtre e nessun ricambio di “baronie” nell’Idv savonese che ieri ha celebrato il suo terzo Congresso provinciale. Non cede terreno il monarca segretario regionale dell’Italia dei Valori on. Giovanni Palladini che vede confermato nel feudo della Torretta uno dei suoi delfini, l’assessore ai lavori pubblici nel Comune di Savona Rosario Tuvé, spesso – com’è più che noto – in rotta di collisione con “pezzi” del suo partito.

Tuvè dava per scontata la sua rielezione, se è vero che ancora tre giorni prima del congresso che si è tenuto domenica all’Hotel Mirò non aveva nemmeno presentato una minima bozza schematica di mozione. Unico a farlo era invece stato, puntellato dal neo eletto Consigliere regionale Stefano Quaini, l’ex consigliere provinciale Davide Pesce, intenzionato – così ha sostanzialmente minimizzato l’atto belligerante nelle ultime dichiarazioni pubbliche – ad aprire il dibattito interno. Non un tentativo di blitz poi fallito, insomma, ma semplice dialettica interna. Questa la “versione ufficiale” e ieri, dunque, nessuna prova di forza finale: messaggio recepito e tutto rientrato infatti a poche ore dal congresso che ha riconsegnato la segreteria provinciale a Tuvè, il quale si è accordato con i possibili guastatori della festa facendo sue le istanze della ritirata “mozione antagonista”.

In realtà, in casa dipietrista l’indifferenza è evidentemente forte, con oltre la metà dei militanti tesserati che non si presenta nemmeno al congresso, ma il centinaio di iscritti all’Idv accorsi al rito “democratico”, con votazione bulgara (solo un paio i no), confermano comunque il suo secondo mandato. Dentro al direttivo, i “dissidenti” Davide Pesce, Pier Giorgio Giraldi, Federico Gozzi e Cosimo Melacca (gli altri componenti sono: Alessandro Bresci, Vincenzo Catalano, Davide Giribaldi, Rodolfo Margheritino, Doriano Mistrangelo, Piergiorgio Pavarino, Giovanni Franco Romagnoli e Mario Tassinari).

Parola d’ordine comune: mostrare la concorde unità del partito. Tarderanno a manifestarsi nuovi malumori? Si vedrà. Principale banco di prova, fra non molto l’aprirsi dei giochi per la marcia verso le comunali savonesi del prossimo anno, ma anche le questioni di sviluppo locale particolarmente calde, alcune delle quali abbozzate proprio nella mozione poi ritirata.

Taglio dalle marcate connotazioni socio-ecologiche le linee tracciate da Pesce e fatte sue dal segretario provinciale riconfermato, manifestazione di quell’anima più ambientalista che ogni tanto ha prodotto a sprazzi qualche slittamento e cozzar di faglia nelle fila del locale dell’Idv e che non ha mancato di creare qualche scossa di terremoto con epicentro lo stesso Tuvè nei mesi scorsi. Tra gli ultimi eventi registrati dai sismografi delle cronache, lo scontro frontale a febbraio sulla piattaforma Maersk di Vado Ligure, con la fronda capitanata dalla triade Giovanni Baglietto, Marco Caviglione e Davide Giribaldi a remare contro l’entusiasmo del loro coordinatore provinciale e del vice segretario regionale Francesco De Simone.

E del resto l’Idv, si sa, in alcuni settori dell’opinione pubblica savonese gode indubbiamente chiara fama di “araldo del cemento”. Le prime esternazioni sul Piano Casa e vincoli alberghieri – poi rettificate in corsa – a pochi giorni dal suo incarico del vicepresidente e assessore all’urbanistica in Regione Liguria Marylin Fusco, ieri presente a Savona al congresso a fianco del suo mentore Giovanni Palladini, non hanno certo scalfito questa immagine. Fattore probabilmente non secondario per il make up delle aperture, riaggiustamenti e suggello della nuova santa alleanza raggiunta ieri all’interno del partito.

* Note a margine di Effe: la rubrica Corsara di Fabrizio Pinna