Arte contemporanea: doppia inaugurazione sabato a Finale Ligure

Inaugurazione per due mostre di arte contemporanea sabato 26 giugno all’Oratorio de’ Disciplinanti di Santa Caterina in Finalborgo (ore 18). Una, allestita al secondo piano dell’Oratorio, propone opere di autori vari, di proprietà del Comune di Finale Ligure, e sarà visitabile in permanenza; l’altra, allestita al pianterreno e al primo piano dell’edificio, presenterà opere di Walter Di Giusto e sarà visitabile fino al 25 luglio.

La collettiva permanente di arte contemporanea espone, nella Sala delle Capriate, opere donate al Comune da vari autori in occasione di mostre che gli stessi avevano tenuto a Finale, ed è una concreta testimonianza dell’attività svolta dall’ente in ambito artistico, a partire dall’apertura degli spazi espositivi di Santa Caterina. In mostra una cinquantina di lavori di affermati maestri, da Veronesi e Dorazio a Munari a Scanavino, solo per citarne alcuni. A disposizione del pubblico i cataloghi e i manifesti che nel tempo hanno accompagnato le diverse esposizioni.

La mostra di Walter Di Giusto si intitola “Segni e Sogni” e presenta una selezione di opere che ripercorrono la poetica e l’evoluzione dell’artista negli ultimi venti anni. Le opere sono distribuite in due sezioni: al pianterreno (Sala degli Archi) le carte raccontano la gestazione delle opere, mentre il primo piano (Sala delle Colonne) ospita i dipinti e un’installazione multimediale che comprende anche pittura e scultura, in un’inedita collaborazione con l’esperto di comunicazione Raffaele Maurici.

L’allestimento ha come traccia il tema della duplicità, da sempre caro all’artista, che qui lo rappresenta nelle sue varie sfaccettature.

Walter Di Giusto nasce a Cassacco (Udine) nel 1946. Vive a Genova dal 1960. Nel decennio successivo inizia la sua attività artistica, indirizzandosi verso una ricerca che andrà dalle esperienze iperrealiste dei primi anni ’70 all’elaborazione di immagini di matrice fotografica del ’76, ’77. Fra le numerose mostre, vanno ricordate la X Quadriennale di Roma e “Lavori in corso” alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna.

Negli anni ’80 elabora una pittura di paesaggi dell’interiorità e della memoria, animati da rievocazioni mitiche ed arcaiche, che lo avvicina al movimento della pittura colta. Nell’ultimo periodo il suo interesse si è rivolto ad una reinterpretazione dei temi del ‘900 italiano, a partire da Carrà, Sironi e De Chirico. E’ tra gli otto artisti italiani ricevuti da Papa Benedetto XVI per la sua partecipazione a “Tavole della Pace”, presentate al Santo Padre nella sala del Concistoro in Vaticano.