La Nonna del Corsaro Nero – Calcio italiano in Sudafrica, anni fa…

di Sandra Berriolo – Zonderwater (vuol dire “Zona dell’acqua»), è una vasta area situata a 43 km nord‑est da Pretoria e in prossimità delle celebri miniere diamantifere di Cullinan dove fu rinvenuto il più grosso diamante del mondo nel 1905. La regione è nell’altopiano (1500 mt sul livello del mare), nella Provincia del Transvaal.

Zonderwater è una pianura ondulata e arida. L’orizzonte è disegnato da basse colline. La vegetazione è rada e bassa. Il calcio ci si gioca bene. C’erano le squadre di tutta Italia che disputavano il loro Campionato, ciascuna creata da un Campo. Chi vinceva veniva accompagnato in gita per un giorno in pullman a Pretoria. Ogni Campo comprendeva 24 baracche numerate, separate l’ una dall’altra da uno spazio di 8 metri e misuravano mt. 36×6 con una altezza di 4 metri ed il tetto in lamiera.

Disponeva, di servizi igienici, di una cucina, di un refettorio, e di un’infermeria, comunicanti da un campo all’altro tramite strade; si poteva circolare liberamente ma non si poteva uscire dal Blocco sorvegliato da sentinelle annate posizionate su una torretta e recintato da un reticolato di filo spinato. Nel Blocco esisteva un magazzino per il prelievo o il cambio di indumenti, scarpe, biancheria e coperte e di un vasto spaccio dove si potevano acquistare merce e materie di prima necessità, quali: sapone, dentifricio, lamette da barba, tabacchi, thé, caffé, marmellata, frutta, olio, farina, ecc.

A tutti veniva corrisposta una paga di pochi scellini mensili, grazie ai lavori artigianali, ai servizi, ai lavori svolti principalmente Venne concesso di creare degli orti negli spazi tra le baracche e il confine del Blocco, con la gioia di molti prigionieri di avere “l’orto di casa” che, oltre ad ammazzare il tempo, ti faceva “abbuffare” di prelibate verdure dimenticate: pomodori, bietole, insalate, zucche, peperoni, melanzane ed altro. Infine furono costruiti 30 km di strade, 16 campi di calcio, 22 teatri, 3000 letti di ospedale e poi: scuole, cappelle, vari ritrovi sportivi di ogni disciplina, monumenti tra i quali, per primo, il cimitero progettato e costruito da un prigioniero, geometra. Il cimitero dei tre archi e delle tre croci è oggetto ogni prima domenica di novembre di una grande commemorazione con S. Messa e Benedizione, tante corone da parte di tutte le Associazioni d’Arma e Regionali italiane e Rappresentanti del Governo sudafricano e delle loro Forze Armate e centinaia di connazionali residenti in Sudafrica.

In Italia, a parte le Associazioni dei Caduti e Dispersi della RSI, quei Caduti e Martiri non solamente non vengono ricordati o commemorati, dal Capo dello Stato sino all’ultimo infimo politico, ma molti non hanno neppure avuto una sepoltura.

[tratto da: http://bascogrigioverde.blogspot.com/2008/09/da-lultima-crociata-anno-liv-n3-marzo.html, dove troverete tutta la storia del Campo]

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo