di Sandra Berriolo – Si è messo in mutua da ieri, quindi bisogna lavorare con uno di meno. E così, mentre noi abbiamo cinque giorni per strafogarci di pizza e patatine (l’altra sera avete fatto la dieta, come previsto dagli esperti, per evitare di ingrassare durante i Mondiali, no?) ‘sti ragazzi tirano un sospiro di sollievo. La prima è andata. Meno male che li avevano portati in montagna prima del Sudafrica, visto che l’altra sera gli è toccato giocare sotto un diluvio e si son rovinate tutte le magliette. Accidenti, uno dice “vado in Sudafrica” a giugno e tu pensi che là ci sia un sole che spacca e invece là inizia l’inverno. Poverini. Son stati anche troppo bravi, viste le condizioni climatiche. E poi, insomma, tutte a loro capitano. Li fanno giocare in uno stadio con cinquanta milioni di trombette assordanti, che così loro non possono scambiarsi opinioni sulla barca nuova o sentire i suggerimenti dell’allenatore sul tipo di auto da comprare coi proventi del Campionato. E adesso devono anche studiare gli schemi, come se fossero stati rimandati in matematica. La mutua di Gigi non ci voleva proprio…
* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo