di Sandra Berriolo – …Nel senso che la linea laterale è quella che mostremmo dopo i mondiali voltandoci di profilo. Secondo la Coldiretti. E scusate se mi sento chiamata in causa per via del cibo, ma apprendendo lo studio di Coldiretti sul pericolo di prendere 3 kg a fine Mondiale, a causa dell’esagerato ingurgito di calorie, mi viene un po’ da ridere.
Non che non abbiano ragione, nella teoria. Certo: star seduti, anziché correre noialtri 90 minuti, non aiuta la linea; mangiare snak calorici, ma soprattutto ricchi di grassi e sale, non agevola il controllo di ipertensione e colesterolo; fagocitare focaccia intrisa di olio, tramezzini ridondanti di maionese, noccioline mosaicamente ricoperte di sale, patatine che trasudano olio di infausta origine, il tutto senza accorgersene in quanto con la mente concentrata sull’azione calcistica, non facilita il giusto senso di sazietà. Quest’ultimo infatti deve essere stimolato dall’attenzione che si ha per ciò che si sta gustando, masticando adeguatamente.
Quando si mangia prestando attenzione ad altro (televisione, giornale, discussione a tavola, ecc) si introduce più cibo eppure ci pare di non aver mangiato abbastanza. Pertanto, seppur rilevando una certa correttezza nella nota di Coldiretti a proposito del “mangiare davanti ai Mondiali”, mi chiedo: ma ce lo vedete il tipico tifoso italiano, in canottiera e pantofole, che davanti ad un Italia – Brasile sorbisce del melone o gusta delle ciliegie, oppure tuffa il naso in una bella insalatona mista, magari col mais? Ce lo vedete a degustare un succo di frutta biologico al posto di una bella birrazza (magari due o tre)? O ancora che al posto della pizza american style si dedica ad un bel riso in bianco? Mah.
Io intanto dico che quelli che eventualmente vedranno tutte le partite, come dice la Coldiretti, non dovrebbero andare dal nutrizionista bensì dallo psicologo. Inoltre: non sono dieci partite ogni 4 anni che ti rovinano la linea laterale, ma come mangi tutto l’anno durante i 4 anni!
* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo