Presentato a Genova il 44° Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Otto prime nazionali, di cui due prime assolute di testi inediti; diciannove repliche serali nella suggestiva piazzetta Sant’Agostino, nel cuore del borgo verezzino. La quarantaquattresima edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi, direttore artistico Stefano Delfino, conferma l’alta qualità della selezione delle opere e delle compagnie e si posiziona come uno dei maggiori eventi dell’estate teatrale italiana.

“È il più prestigioso festival teatrale in Liguria e uno dei più prestigiosi a livello nazionale – ha detto il vicepresidente della Regione Liguria Marilyn Fusco nel corso della presentazione a Genova nella sede della Regione Liguria – Ne sono particolarmente orgogliosa perché Borgio Verezzi è il mio paese. Ma il Festival fa bene non solo a Borgio, ma a tutta la Liguria. Per eventi di qualità così elevata il sostegno della Regione non manca nonostante le difficoltà del momento, e non mancherà mai”.

“Il Festival è ormai un appuntamento irrinunciabile, ed è giunto all’edizione 44, con il tempo si è guadagnato da solo l’attenzione di pubblico ed esperti – ha detto l’assessore alla Cultura e al Turismo Angelo Berlangieri –, un buon esempio di intreccio tra evento culturale di qualità e promozione turistica di una destinazione di pregio. Cinquant’anni fa Borgio era un paese semisconosciuto nonostante il bellissimo centro storico, ora grazie al Festival è conosciuto in tutta Italia”.

L’edizione di quest’anno è dedicata all’attore e regista Giulio Bosetti, scomparso nel dicembre 2009. Il tema delle otto rappresentazioni è il rapporto tra finzione e realtà, tra essere e apparire. Si passa dalla commedia goldoniana di carattere della Venezia settecentesca (Luomo prudente, il burbero benefico) a quella tedesca di inizio ottocento (Anfitrione, di Von Kleist); dal dramma pirandelliano ambientato nella Sicilia degli anni venti (Questa sera si recita a soggetto) alla commedia inglese degli anni quaranta (Spirito allegro) e al dramma brillante neworkese degli anni sessanta (L’ultimo degli amanti focosi). Le due anteprime assolute sono anche quelle che affrontano due temi di rilevanza civile e sociale, la guerra (Ballata per un assedio) e l’eutanasia (Le quattro sorelle, di Colette Freedman).

Il Festival offre ogni in ogni edizione uno spazio ad almeno un regista ligure: quest’anno sono ben tre, Alberto Giusta, Simone Gandolfo e Patrick Rossi Gastaldi.

Un palcoscenico illustre come quello di Borgio in quarantaquattro edizioni ha visto avvicendarsi i migliori attori italiani. Alcuni protagonisti di quest’anno, come Paolo Bonacelli, Lisa Gastoni e le quattro interpreti delle quattro sorelle (Rosalinda Celentano, Carlotta Natoli, Cecilia Dazzi ed Eugenia Costantini, figlia di Laura Morante) recitano in piazza Sant’Agostino per la prima volta nella loro carriera. Altri sono ormai presenze quasi fisse, come il ligure Corrado Tedeschi. In Anfitrione la famiglia Pambieri (Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi e Micol Pambieri) torna dopo diversi anni a recitare insieme. Paola Quattrini sfida se stessa interpretando tre donne diverse in “L’ultimo degli amanti focosi”.

Un nuovo premio si affianca al Premio nazionale Veretium per la prosa, giunto alla quarantesima edizione e attribuito al miglior attore italiano della stagione appena conclusa, e al Premio della Provincia di Savona attribuito al miglior attore non protagonista presente al Festival: il Premio della Camera di Commercio di Savona verrà assegnato per la prima volta alla rappresentazione della scorsa edizione del Festival che abbia riscosso il maggiore gradimento del pubblico e l’attenzione dei media.