“È paradossale che in un organo preposto alla tutela dell’ambiente e quindi dei cittadini, vi siano persone coinvolte in situazioni poco chiare”. Interviene così Maurizio Ferraioli responsabile per la regione Liguria dell’Italia dei Diritti sugli ulteriori sviluppi dell’inchiesta dei Carabinieri del Noe di Genova che coinvolge alcuni dipendenti dell’Arpal, i quali avrebbero favorito alcune società, operanti sul territorio ligure, presentando una situazione ambientale meno grave di quella reale.
L’inchiesta è entrata nella seconda fase e presto, non è escluso questa settimana, scatteranno i primi interrogatori. Gli indagati sfileranno in procura per rispondere di accuse pesanti che spaziano dalla corruzione, al falso ideologico, all’abuso d’ufficio, all’omissione in atti d’ufficio. “Auspichiamo che i magistrati facciano al più presto luce sulla vicenda e che, se saranno accertate eventuali responsabilità, i colpevoli paghino. Soltanto in questo modo – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – l’ente potrà riacquistare la fiducia e il rispetto dei cittadini”.