Passo avanti a Roma per iter progettuale dell'Albenga-Carcare-Predosa

Si è tenuta oggi a Roma, presso la Direzione generale dell’Anas, – su disposizione del Ministro delle Infrastrutture e grazie al fattivo interessamento del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola – la prima riunione operativa per la definizione dell’iter progettuale relativo alla bretella autostradale Albenga–Carcare-Predosa.

La riunione ha sortito il primo esito concreto, atteso che – ad esito dell’esame dei vari tracciati ipotizzati – si è deciso di perfezionare un protocollo d’intesa regolante: la condivisione dell’intero patrimonio di informazioni e di valutazioni elaborate e raccolte dagli enti locali e dai soggetti economici in questi anni sul tema; l’elaborazione del definitivo studio di fattibilità del progetto, recante la scelta del relativo percorso in coerenza con l’esigenza di soddisfazione delle esigenze di connessione dei territori del provincie di Savona, Cuneo e Alessandria; l’individuazione delle soluzioni finanziare per assicurare la fattibilità del progetto non solo sul piano tecnico e territoriale, ma anche di quello economico e commerciale; il ruolo dei soggetti partecipanti (province, regioni, concessionari) in coerenza con la funzione di coordinamento e progettazione generale attribuita all’Anas e i tempi delle varie fasi di attuazione dell’opera.

“Questo atto – ha detto l’Assessore Paolo Marson – rappresenta il primo passo concreto per l’attuazione di questo fondamentale progetto e di ciò non possiamo che ringraziare il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola – che non solo ha svolto un ruolo determinate nell’assunzione della decisione d’avvio, ma profonde costante interesse ed impegno all’incedere di questa fondamentale opera logistica.

I collegamenti autostradali fra la Liguria di ponente e la pianura Padana si sviluppano oggi secondo due direttrici: a) in direzione nord-ovest, tramite l’autostrada A6 Torino – Savona; b) in direzione nord est tramite il nodo autostradale di Genova (A 26 Voltri–Gravellona e A 7 Milano–Genova).

Questo sistema presenta margini di capacità residua unicamente sull’asse Savona–Torino, mentre condizioni di forte congestione caratterizzano il nodo genovese, la dorsale costiera fra Savona e Genova e gli assi di penetrazione da Genova verso nord. Tali criticità risultano in progressivo aggravamento in relazione alla crescita dei flussi di traffico sulla dorsale costiera tra Spagna, Francia e Italia ed all’incremento delle movimentazioni portuali negli scali di Vado Ligure, Savona, Voltri e Genova.

Le valutazioni effettuate dimostrano come la realizzazione del nuovo percorso autostradale, che sarà lungo circa Km. 119,650 (di cui c.ca km. 77,000 in galleria e c.ca Km. 23,000 in viadotto), comporterà un alleggerimento del traffico di circa il 40% sul nodo savonese e di oltre il 25% sull’intera tratta”.

“La bretella autostradale da Albenga a Predosa e la sua prosecuzione verso il Ponente savonese – ha detto il Presidente, Angelo Vaccarezza – rappresenta un intervento strategico sia per risolvere le questioni di mobilità che affliggono il nostro territorio, sia per contribuire al suo rilancio economico con un sistema portuale logistico completo e connesso a tutto il nord-ovest, sia per collegare il savonese e la Val Bormida con il Piemonte, la Lombardia e il Centro Europa. Per queste ragioni la Provincia di Savona si è impegnata a dare il massimo supporto in termini di progettualità e condivisione dei dati, al fine di giungere velocemente all’elaborazione di una soluzione tecnica univoca che, superati sterili campanilismi, possa costituire la base di un investimento per la realizzazione vera e propria dell’opera”.