Elezioni – Quello che le donne non dicono…

di Sandra Berriolo – Corpo di mille balene! Scruto le liste alla ricerca di donne, ma dove sono? Quando ero ai Caraibi le donne si occupavano di tutto, e qui? Su 160 candidati alle comunali SOLO 28 donne? 15 per Tabbò e 13 per Guarnieri (esclusa lei): ovvero ci son meno donne a sostenere una donna. Le liste che ne elencano 5 sono quelle civiche, mentre le liste dei grandi partiti scarseggiano miserevolmente.

Ma che mi venga un colpo! Ma le donne non hanno niente da dire in città? E una lista non ne presenta NEPPURE UNA. Ed è proprio la lista che in tutta Italia invece annovera una congerie di gnocche: che ad Albenga la chirurgia plastica non sia ancora arrivata? Allora forse, per fortuna, qui si fa sul serio: deve prevalere la testa, l’ingegno, l’impegno vero.

Vediamo di cosa si occupano nella vita. Si spazia un po’: dall’imprenditrice alla studentessa, dall’avvocato alla collaboratrice scolastica, dall’impiegata alla barista. Poi qualche commerciante e un medico. Il relativamente alto numero di casalinghe e pensionate mi fa riflettere: vuoi vedere che le donne trovano tempo solo quando non hanno impegni lavorativi, in quanto diversamente sono oberate dalla miriade di compiti da assolvere tra bambini, nonni, lavoro, pulizia e code all’Asl? Donne che si occupano di donne forse organizzerebbero meglio la vita sociale, ma per questo bisognerebbe sbarcare coi nostri velieri in Parlamento e mettere a ferro e fuoco quei fannulloni maschi, che a casa hanno chi gli spiana le camicie e la vita.

Premio speciale per la lungimiranza va alle due liste che schierano due, valenti peraltro, psicologhe. Il sospetto è che in caso di elezione esse avrebbero una utilità non rivolta alla cittadinanza bensì allo stato emotivo del consiglio comunale.

* nella foto: Benazir Bhutto

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo