Dischi volanti…: a Loano la terza edizione

Venerdì 5 marzo, prende il via a Loano la terza edizione dell’iniziativa Dischi volanti…incontri ravvicinati con dischi, libri, parole e suoni promossa dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano e dall’Associazione Compagnia dei Curiosi. L’edizione 2010 propone tre incontri che offriranno l’opportunità di entrare nel mondo della musica attraverso la presentazione di libri e dischi ed esibizioni dal vivo. “Anche quest’anno” dice l’Assessore al Turismo e alla Cultura, Nicoletta Marconi “la rassegna ospiterà musicisti, giornalisti e operatori culturali con l’obiettivo di parlare di musica e di conoscere quelli che sono i protagonisti della scena musicale contemporanea.”

Venerdì 5 marzo, la rassegna si aprirà con una serata di musica dal vivo organizzata in collaborazione con il Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana. Nella Sala Consiliare di Palazzo Doria, a partire dalle ore 21.00, si svolgerà la selezione territoriale dell’Italia Nord-Ovest del Concorso Nazionale “Suonare A Folkest”

Giunto alla sua quinta edizione, il concorso “Suonare a Folkest” ripropone la sua formula originale. Attraverso cinque selezioni territoriali (Italia Centrale: Arezzo; Italia Centromeridionale: Coreno Ausonio FR; Italia Nord-Est: Spilimbergo PN; Italia Meridionale e Isole (Enna); Italia Nord-Ovest (Loano SV) saranno selezionati cinque artisti che riceveranno in premio il diritto di esibirsi durante le serate finali di Folkest 2010, lo storico folkfestival che si svolge da 32 anni in Friuli durante il mese di luglio.

Come in ogni altra selezione, anche a Loano una qualificata Giuria, presieduta da Roberto G. Sacchi, direttore della rivista musicale Folk Bullettin, indicherà quell’artista che nella durata della sua esibizione saprà convincerla non solo delle proprie abilità tecniche o spettacolari, ma soprattutto della capacità di stabilire con la propria musica un contatto diretto con il pubblico. Gli artisti invitati a partecipare alle selezioni territoriali sono stati scelti fra gli oltre sessanta che hanno inviato i loro materiali alla segreteria del concorso. A contendersi la possibilità di suonare a Folkest saranno Mimmo Sparacio, Etnoritmo, Ticinn Cantal.

Mimmo Sparacio, piemontese di Venaria Reale di origini siciliane, si è diplomato presso la celebre Accademia Musicale Lizard – Casa Ricordi di Fiesole dove ha studiato chitarra classica e arrangiamento. Polistrumentista gospel, si è perfezionato in chitarra slide con Ed Gerhard, Bob Brozman, Phil Leadbetter, Woody Mann e Franco Morone presso l’Acoustic Guitar International Meeting di Sarzana. Il repertorio che presenterà a Loano è di musica strumentale tradizionale, celtica, country-gospel e folk d’autore, interpretate su weissenborn hawaiian lap steel e chitarra acustica solo.

Paolo Farina, milanese d’adozione è l’ideatore del progetto Etnoritmo, che lo vede impegnato, accanto alla voce rap Mirella Mastronardi, nell’impresa di lanciare il dialetto della propria terra di origine (Castellana Grotte, in provincia di Bari) nel variegato panorama della musica etnica attraverso arrangiamenti al passo con i tempi.

Il gruppo musicale Ticìnn Cänntàl propone un originale “folk contemporaneo” basato su un’impronta tradizionale di ispirazione “celtica” con spunti innovativi di stampo progressive. Caratteristica del gruppo è l’utilizzo della “lingua dialettale” pavese-ticinese, accanto alla lingua italiana e minoritariamente all’inglese.

Venerdì 19 marzo 2010, alle ore 21.00, nella Civica Biblioteca di Palazzo Kursaal, la rassegna proseguirà con la presentazione del libro “Storie Elettriche” di Patrizio Fariselli (Auditorium Edizioni 2008). A presentare il volume sarà lo stesso autore, che dialogherà con il giornalista musicale John Vignola.

Patrizio Fariselli, pianista, compositore, fondatore del gruppo musicale Area, ripercorre per la prima volta, in una serie di irresistibili aneddoti e brevi racconti, la storia della più importante band italiana degli anni Settanta. Attraverso una scrittura brillante e coinvolgente restituisce quel bisogno di libertà e di cambiamento che ha caratterizzato lo spirito di quegli anni. “Ho scritto queste brevi storielle nel corso degli anni” dice Fariselli “esclusivamente per il piacere di farlo, senza scopi particolari se non quelli di divertire me stesso e i miei familiari. Hanno vagamente un ordine cronologico, filologico o per argomento, ma in realtà possono essere lette in qualsiasi ordine, come un giornale o alcune partiture di musica contemporanea.

C’è chi mi ha chiesto il perché abbia scelto di raccontare di fatti e persone serissime in maniera umoristica. Il fatto è che mi sono ritrovato a parlare di una gran quantità di amici prematuramente scomparsi, Demetrio, Giulio, Gianni, Eddy, Franco, Steve, Larry, Romano, Massimo. Se non l’avessi presa alla leggera ne sarebbe potuto venire fuori una tragedia. In più essendo loro tutte persone dotate di un grande senso dell’umorismo, probabilmente non me l’avrebbero perdonata, una volta che io stesso mi fossi trovato nei verdi pascoli di Wakan Tanka.”

Dischi voltanti…. si chiuderà con un secondo appuntamento del Premio incontra … , in programma, Venerdì 26 aprile, alle ore 21.00, in Biblioteca, che vedrà protagonista il Parto delle Nuvole Pesanti con il nuovo album “magnagrecia”, una coproduzione Parto Nuvole Pesanti/Storie di Note, pubblicato da Ala Bianca e distribuito da Warner Music Italia. Parole, suoni e immagini con Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni e Mimmo Crudo in una serata condotta nuovamente dal giornalista John Vignola. Il Parto delle Nuvole Pesanti ritorna con “magnagrecia”, flusso di energia, poesia, ritmo musicale e tagliente ironia che scorre nei 12 brani del nuovo progetto musicale.

Il nuovo disco segna un’ulteriore evoluzione della band dallo stile “etnoautorale” a quello “rock world music”, con inedite timbriche elettro – acustiche. L’album è ricco di suoni originali e crudi, ancestrali e futuristici insieme, prodotti con gli strumenti che più appartengono alla storia della band quali percussioni, cajon, fisarmonica, tamburelli, chitarre, mandolini, a cui si aggiungono quelli delle bande musicali meditarrenee, degli archi mitteleuropei e dei tanti collaboratori che fanno del disco un esempio di musica collettiva. I testi, cantati spesso a più voci e in diverse lingue e dialetti, affrontano temi di attualità come lo spopolamento dei piccoli centri con dispersione di comunità e perdita di culture, la mafia, l’ambiente, il viaggio, il diritto alla terra, alla vita e alla morte. Raccontano storie di paesi abbandonati, rovine, viaggiatori, poveri, umili, naufraghi, profughi, emarginati, emigranti ed immigrati, nelle diverse forme che assumono nello spazio e nel tempo.