Albenga e la guerra (fredda) delle panchine

di Salvo Nuove – Nel corso degli anni, ad Albenga, abbiamo assistito alle più svariate dispute o diatribe dovute a divergenze di opinioni o difficoltà di convivenza tra opposte fazioni. Vicini di casa, mogli con mariti, operai e datori di lavoro, parroci e parrocchiani, e molte sono state le occasioni e i pretesti che hanno spinto queste persone a trovarsi coinvolte, a volte, in “guerre” non volute. Non poca curiosità ha però suscitato ciò che si è verificato ad Albenga nel corso di questi ultimi anni, una sorta di guerra delle panchine.

Le panchine, infatti, sono state in più occasioni oggetto di attenzione e divergenze da parte di cittadini, amministratori o esponenti politici. Si ricorda la sostituzione delle vecchie e classiche panchine dal centro storico per sostituirle con panchine nuove con una linea più moderna, in forte contrasto con le vecchie e storiche mura della nostra città vecchia, che non poche polemiche avevano suscitato tra i commercianti e gli abitanti, tanto che anche il regista di un famoso film girato nel centro di Albenga le aveva fatte rimuovere provvisoriamente.

Maggiore curiosità ha però suscitato ciò che è successo in una frazione di Albenga, senza volerne citare il nome possiamo solo dire che sia la frazione di Albenga più popolata, ebbene, in questa piccola filiale della nostra amata città vi era un panchina dove si sedeva una nonnina, scendeva da casa e si accomodava serenamente lì sul ciglio della strada a vedere la gente passare, un po’ di vita mondana prima di rientrare nella sua casetta, che era proprio lì a due passi dalla panchina, a fare la pasta fresca per figli e nipotini. Poi, un bel giorno, non si sa bene perché, quella panchina è stata rimossa e mai più rimessa. Quanto mancava quella panchina alla povera nonnina…, ma nonostante le numerose lamentele e richieste, l’oggetto del momentaneo relax della nostra anziana amica non è stato mai più riposizionato. Povera nonnina senza la sua panchina!

Ci è giunta altresì notizia che nel più famoso e cittadino viale Pontelungo, all’incirca un paio di anni fa, su richiesta di alcuni abitanti e commercianti della zona, alcune panchine siano state rimosse in quanto usate da extracomunitari che su quelle panchine bivaccavano da mattina a sera creando a volte situazioni di disagio. Passati appena due mesi, alcuni esponenti politici albenganesi, appellandosi alla logica delle pari opportunità, volevano fortemente che quelle stesse panchine fossero rimesse al loro posto, tanto che altri esponenti politici albenganesi di opposta fazione, si trovavano obbligati a posizionare dei gazebo per raccogliere le firme affinché le stesse non fossero rimesse al loro posto.

A questo punto, ovviamente, la domanda nasce spontanea: perché nel caso della nonnina nessuno ha pensato di rimettere a posto la panchina? Perché, al contrario, nel caso di viale Pontelungo ci si è preoccupati quasi immediatamente? Perché questa “sensibilità” non può essere uguale per tutti? Speriamo che la prossima amministrazione comunale riesca finalmente a creare i presupposti affinché tutti i cittadini siano uguali, ma tutti però!