ENPA e ambientalisti: pesca sostenibile in Liguria

di Claudio Almanzi – Non accenna a placarsi, nel ponente savonese ed in provincia, la polemica relativa alle ultime requisizioni di pesce contraffatto e la necessità di salvaguardare la fauna ittica locale. Mentre la protezione animali savonese ha preso posizione sulla pesca dei “bianchetti”, che è aperta ai pescatori, da oggi sino a metà aprile, ad Albenga anche Carlo Tonarelli interviene nella vicenda: “Molti bianchetti che oggi vengono serviti nei ristoranti, come prodotto locale- dice Tonarelli- provengono invece dal sud-est asiatico. Arrivano a noi congelati ed a volte dopo lunghi viaggi che ne mettono comunque a rischio igiene e qualità. In Liguria in certe mense scolastiche viene servito a volte anche il Pangasio, un pesce di fiume che vive e prospera nei liquami dei fiumi vietaminiti, mentre i finti bianchetti cinesi sono venduti come prelibatezze liguri”.

Ma l’aspetto più drammatico è un altro: “La situazione è allarmante per il nostro mare- prosegue Tonarelli- che è sempre più povero e malgrado questo prosegue la pesca ai bianchetti. Se vogliamo salvare il nostro mare , le nostre specie marine , la nostra biodiversità, è necessario pensare ad una pesca davvero sostenibile. Affidarci agli esperti dell’Icram, profondi conoscitori dell’ambiente marino, che stanno salvaguardando il ” Santuario dei cetacei”. Consumare le risorse del mare oggi, senza discernimento, per averne un profitto, può voler dire cancellare  fra pochi anni il lavoro di quei pochi pescatori di professione che sono una tradizione fra le più belle della Liguria”.

Intanto a Savona gli animalisti stanno protestando per la riapertura della pesca ai bianchetti: “Malgrado il mare sia sempre più spopolato – dicono gli animalisti- è ricominciata questa assurda pesca, che salvo ulteriore proroga, dovrebbe proseguire fino al 15 Aprile”. La Protezione Animali savonese ha inviato una lettera di protesta al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali nella quale fa notare che tale pesca : “è una concessione che dovrebbe costituire una deroga eccezionale e non ripetibile e che, invece, è ormai una consuetudine da oltre dieci anni, mentre oltre tre quarti di tutte le 550 specie marine pescate sono in forte riduzione”. L’ENPA ha esortato il Ministro a non concedere la proroga per una consuetudine a favore delle marinerie sempre più avide e sempre più in crisi proprio per la diminuzione delle catture, pur avendo a disposizione mezzi sempre più sofisticati e tecnologici. “Lanciamo un appello- dicono all’ENPA savonese- chi ama davvero il mare, contro la rapacità dei pescatori e la sottomissione dei politici, non compri bianchetti”.

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