Savona, lunedì sciopero trasporto: ACTS e SAR fanno quadrato contro i sindacati

Sciopero trasporto pubblico lunedì 1 febbraio indetto dalle Segreterie Provinciali Savona di FILT – CGIL, FAISA – CISAL e CUB Trasporti e che toccherà le fasce orarie da inizio servizio alle ore 5, dalle ore 9.00 alle ore 17.30 e dalle ore 20.00 a fine servizio.

“In tali fasce orarie ACTS e SAR non potranno garantire l’esecuzione del servizio di trasporto pubblico. Non si escludono, inoltre, lievi disagi immediatamente prima e dopo le ore di sciopero programmato” comunicano le aziende scusandosi “con gli utenti per i possibili disservizi causati”.

ACTS e SAR puntualizzano inoltre in una nota la posizione delle aziende nei confronti della scelta dei sindacati di proclamare questo nuovo sciopero, già annunciato nelle scorse settimane.

“ACTS e SAR nel ribadire l’assoluta incomprensione delle motivazioni dell’ennesimo sciopero proclamato dalle tre sigle sindacali sopra elencate, informano che si è comunque proceduto a dare corso all’accordo siglato con le sigle CISL e UIL inerente la fusione di ACTS Linea e SAR TPL. Nella fattispecie: il personale in forza nelle singole aziende è stato impiegato nella nuova azienda (TPL Linea Srl) nell’ambito del proprio bacino di provenienza, nel pieno rispetto dei parametri retributivi posseduti e nell’area professionale di riferimento; le aziende si sono impegnate ad incrementare l’organico degli operatori di esercizio di almeno 15 unità gradualmente entro il 1 gennaio 2012; Sar Tpl Spa ha provveduto ad assumere i  due addetti al lavaggio che sono stati impiegati nel deposito di Cisano sul Neva; è stato costituito l’organismo paritetico, composto dai sei membri pattuiti (tre per parte aziendale e tre per parte sindacale) che, fermo restando il potere disciplinare in capo all’azienda come previsto dalle norme e dai contratti in essere, potrà partecipare congiuntamente alla discussione relativa ai provvedimenti disciplinari disposti dall’azienda”

In relazione al protocollo d’intesa firmato in data 27 maggio 2009, prosegue la nota delle due aziende savonesi “inoltre, è stata portata a compimento l’attuazione dei seguenti punti: l’armonizzazione del trattamento economico degli ex-dipendenti Acts Service; l’armonizzazione del trattamento normativo degli ex – dipendenti Acts Service; l’assunzione delle 7 figure professionali impiegate come personale viaggiante che hanno preso servizio nel corso del mese di gennaio.

Per quanto riguarda il processo di efficientamento e ricerca di economicità dei turni di lavoro, la revisione è potuta avvenire solo parzialmente sul quadrante della Valbormida, poiché, a causa della mancanza della controparte, si è reso impossibile addivenire ad un confronto relativo alla città di Savona. Per tale ragione, ed in considerazione dell’importanza del processo di riesame, le Aziende intendono comunque procedere al completamento del percorso iniziato”.

“Infine, ACTS Linea ha continuato a dare attuazione all’accordo del 2 luglio 2009 con: – l’erogazione del premio di risultato 2009 pari a 258 € netti per ciascun lavoratore che verrà assegnato entro il mese di febbraio 2010; – con l’acquisto dei 21 nuovi autobus, di cui 8 urbani, 7 suburbani e 6 interurbani che verranno consegnati a maggio 2010”.

Lo sciopero indetto per il 1 febbraio, ha detto da parte sua il Presidente di TPL Linea Srl Maurizio Maricone “risulta sempre più difficile da comprendere. In queste settimane ACTS e SAR hanno proseguito, come sempre, nella concreta volontà di realizzare lo sviluppo aziendale nel rispetto assoluto e autentico dei suoi lavoratori, dando piena esecuzione agli accordi sottoscritti. In un periodo di crisi economica come quello che tutte le categorie di lavoratori stanno vivendo da un anno a questa parte, riteniamo che due aziende in grado di assicurare i posti di lavoro esistenti, rispettare tutti i parametri retributivi in essere, perfezionare le assunzioni concordate e i trattamenti economici/normativi previsti negli accordi, erogare premi di risultato e portare avanti importanti investimenti mantenendo i bilanci in pareggio possano essere considerate esemplari. Riteniamo quanto mai inopportuno ed anacronistico costringere i cittadini della provincia di Savona a subire l’ennesima azione di sciopero dettata meramente da rivendicazioni non solo artificiose, ma anche evidentemente lontane dagli interessi reali dei dipendenti”.