Turismo in Riviera nelle festività natalizie: in sofferenza il settore alberghiero

di Andrea Bruzzone – Questo periodo di festività risulta anomalo rispetto all’andamento degli anni precedenti, ma conferma di fatto una tendenza in atto. Il periodo natalizio 2009-2010 sta facendo registrare un maggior afflusso di ospiti – ma solo nei tre giorni a ridosso del Natale – rispetto agli anni precedenti, nonostante le difficoltà iniziali dovute ai problemi meteo e alla viabilità stradale e ferroviaria. La formula del “Natale con i tuoi”, sembra sacrificato ad un’attenzione precisissima alle tariffe da parte dei turisti, per cui gli operatori che praticano sconti nelle Feste, o comunque prezzi inferiori rispetto al capodanno, sono gli unici a venire premiati dalle prenotazioni.

Ancora, i giorni attorno al Capodanno risultano nettamente sottotono, con larghi vuoti in tutte le strutture e i telefoni ormai muti da una decina di giorni. Sicuramente, quello del 2010 sarà ricordato il Capodanno con meno presenze degli ultimi anni, a conferma della tendenza a mettere sempre più in discussione i periodi di alta stagione (e di tariffe massime), come già da alcuni anni succede per il periodo di Ferragosto. Entrambi hanno in comune di essere periodi difficili in cui raggiungere il tutto esaurito.

Per l’Epifania, infine, si conferma la tendenza alla prenotazione last minute, legata alle condizioni meteo, in questo caso portata all’esasperazione. Al momento gli alberghi non hanno prenotazioni neanche al dieci per cento delle loro possibilità.

Per quanto concerne i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2010, tra gli albergatori c’è ormai la sicurezza di dover fronteggiare una situazione tragica, con pochi hotel aperti e scarsissime prospettive di lavoro.

Sicuramente queste Festività segneranno un ulteriore segno meno nei bilanci delle nostre aziende. Dati meno negativi si prospettano, tuttavia, per gli operatori che puntano decisamente sulla qualità e su una politica dei prezzi attenta ed estremamente diversificata, con una più accurata promozione telematica della propria attività.

Chi non si aggiorna, chi non “coccola” la sua clientela, chi resta indietro, si trova davanti a crolli percentuali a due cifre, difficilmente sostenibili. Lo dicono sempre più le connessioni telematiche e i siti internet di recensioni internet, sempre più seguiti dai turisti, che non sembrano perdonare chi lavora grossolanamente.

Dal punto di vista della promozione istituzionale, al di là dei proclami euforici regionali, la “non visibilità” ligure sui mercati turistici internazionali, gli unici che potrebbero destagionalizzare il nostro lavoro, rimane totale. Ciò mentre il Sistema Turistico Locale (Stl) a livello provinciale, al di là delle sporadiche dichiarazioni di partenza sui giornali, rimane ormai latitante, con buona pace di tutti i contribuenti che lo alimentano.

“Aiutati, che Dio t’aiuta”, rimane così l’unico slogan per gli albergatori liguri.

Per quel che riguarda i ristoratori, si sono sentiti prezzi dimezzati per il cenone e per le diverse serate del periodo. E ciò è un altro segnale del crollo complessivo nelle prenotazioni. Un’ultima annotazione sui collegamenti. La fine del 2009 ci ha portato notizie di ulteriori tagli e soppressione dei treni per la Liguria. Una situazione non nuova, e che ormai da tempo ci taglia fuori da intere zone del Nord Italia, rendendo sempre più problematici gli spostamenti di chi non vuole usare l’auto. Per gli albergatori, ciò significa danni ingenti non solo per il turismo invernale, ma anche per quello primaverile ed estivo.

* Andrea Bruzzone – Presidente Associazione Albergatori (Federalberghi) di Varazze