Savona: al via per la Provincia il piano di razionalizzazione e restyling organizzativo

È stata illustrata oggi nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Nervi la proposta di riorganizzazione della struttura della Provincia di Savona, alla presenza del Presidente, Angelo Vaccarezza e del Segretario e Direttore Generale, Piero Araldo. La nuova Amministrazione, eletta nell’estate 2009, ha valutato necessario procedere ad una rivisitazione dell’attuale sistema organizzativo sulla base dei seguenti capisaldi già contenuti, peraltro, nel programma di mandato del Presidente: semplificazione organizzativa e procedurale; riduzione dei costi; miglior utilizzo delle risorse umane e tecniche; accorpamento e riduzione delle posizioni apicali.

La riorganizzazione che inizia oggi il proprio iter approvativo, prende le mosse dall’attuale assetto macroorganizzativo che certamente presenta indubbi punti punti di forza ed è dotato di ottime professionalità. Sono, tuttavia, evidenti alcune duplicazioni di funzioni, varie incoerenze tecniche e diseconomie di scala nonché la carenza e di una vera visione complessiva dell’ente.

Pertanto, la nuova macro struttura ha come scopo, evitando di travolgere completamente gli assetti pre esistenti, quello di rispondere alle criticità evidenziate e di raggiungere i seguenti obiettivi:

– riduzione del numero di settori per ottenere il duplice risultato di contenere i costi e di semplificare l’organizzazione e le procedure di integrazione tra i settori nell’ottica di rispondere alle esigenze di sviluppo economico del territorio;

– riprogettazione delle funzioni di supporto alla struttura utilizzando al meglio le risorse umane e tecniche a disposizione;

– razionalizzazione e semplificazione della rete di contatto con il cittadino mediante una migliore integrazione tra back office e front office.

L’iter procedurale prevede ora un necessario passaggio di confronto e, per quanto possibile, di condivisione con le OO.SS., nell’ambito del quale si procederà anche alla riorganizzazione della micro struttura a livello di posizioni organizzative ed organizzazione dei singoli servizi. Nella sostanza si è proceduto ad una razionalizzazione dell’esistente effettuando accorpamenti e divisioni di settori ed aree di attività maggiormente organiche e funzionali. Più in particolare, al fine di regolamentare le politiche riguardanti lo sviluppo economico del territorio, si è deciso che siano sviluppate e promosse da un unico settore il quale assumerà la denominazione di “Settore Politiche economiche e del lavoro” e concentrerà in se: 1. la programmazione socio-economica; 2. la promozione turistica e culturale; 3. la programmazione e la gestione degli interventi nel mercato del lavoro.

Secondo il medesimo principio, l’accorpamento in un unico settore dei compiti in materia di: viabilità, di patrimonio edilizio, pianificazione territoriale ed urbanistica, permetterà di raggiungere due obiettivi: la riduzione dei settori con la contemporanea riduzione dei costi,e l’ottimizzazione delle risorse umane a disposizione. Il nuovo settore assumerà la denominazione di “Settore gestione della viabilità, strutture, infrastrutture ed urbanistica”.

Al fine di ottimizzare il servizio offerto all’utenza delle funzioni amministrative, verrà trasferito il servizio che si occupa di concessioni ed autorizzazioni in tema di demanio stradale al già esistente Settore servizi finanziari e servizi informativi. I servizi amministrativi con un alto livello di specializzazione e le funzioni in materia di espropriazioni, invece, verranno collocati presso il Settore Affari generali e del personale; mentre il servizio legale confluirà alle dipendenze della Direzione generale dove i professionisti che vi operano possano godere della dovuta autonomia.

È stata , inoltre, ritenuta più efficace la collocazione del servizio procedimenti concertativi nell’ambito del settore Tutela del Territorio e dell’ambiente che ne è il principale fruitore. Particolare attenzione è stata inoltre posta alle funzioni di controllo interno (di cui viene implementata la dotazione organica), anch’esse alle dirette dipendenze della direzione generale, cui competerà evidentemente una forte azione di direzione, coordinamento e controllo della struttura, proprio per agevolare un’attività gestionale fortemente dinamica, al fine di garantire una costante comunicazione tra i settori, evitando burocratismi e duplicazione di procedimenti.

Il nuovo assetto prevede dunque la riduzione, dalle precedenti otto posizioni dirigenziali alle nuove cinque posizioni, di queste quattro sono attualmente coperte e rimarranno assegnate agli stessi dirigenti, mentre per il quinto settore, di nuova istituzione, dovrà provvedersi, presumibilmente, entro febbraio mediante apposite procedure selettive. A fronte di tale riduzione degli incarichi dirigenziali non viene previsto alcun aumento della dotazione organica complessiva. L’operazione comporterà una riduzione di spesa di circa 200.000 € ed i risparmi verranno in parte destinati della spesa del personale ed in parte alla spesa corrente.

I VECCHI SETTORI:

  • Settore affari generali e del personale;
  • Settore servizi finanziari e sistemi informativi;
  • Politiche del lavoro e sociali;
  • Pianificazione territoriale urbanistica ed edilizia;
  • Sviluppo economico;
  • Difesa del suolo e tutela ambientale;
  • Viabilità;
  • ATO idrico ATO rifiuti.

I NUOVI SETTORI:

  • Settore affari generali e del personale;
  • Settore servizi finanziari patrimonio e servizi informativi;
  • Settore politiche economiche e del lavoro;
  • Settore gestione della viabilità, strutture, infrastrutture ed urbanistica;
  • Settore tutela del territorio e dell’ambiente.