di Alfredo Sgarlato – Nel periodo delle festività natalizie ben due mostre sono visitabili al terzo piano di Palazzo Oddo. La prima è “Metamorfosi”, a cura dell’associazione culturale Amici dell’Arte guidata da Carmen Spigno e Pasquale Meli, una collettiva già esposta nell’estate 2008 ma divisa in tre tronconi, tra Garlenda, Villanova e Casanova Lerrone, ora vedibile in un unico spazio. I molti autori (l’elenco completo sarebbe lunghissimo, ben più dello spazio a disposizione), soprattutto donne e giovani, hanno scelto molte vie di espressione, dalla pittura figurativa a quella astratta, dalla scultura alla ceramica. Tutte le opere in mostra sono di buon livello artistico, ogni visitatore avrà le sue preferite, a seconda del gusto personale.
Nelle stanze vicine è possibile invece vedere “Sospensioni”, la personale di Ciro Palombo, a cura di Francesca Bogliolo. Palombo, artista torinese fondatore dello Studio Indaco, insieme ad Akira Zakamoto e Claudia Giraudo, propone una pittura figurativa che può ricordare il Dadaismo e la Metafisica, sui temi del sogno, del mito, del gioco, del ricordo d’infanzia, ovvero tutti quei mondi dove realtà e fantasia convivono, che uno psicoanalista definirebbe “spazio transizionale”.
Il numeroso pubblico presente all’inaugurazione, tra cui alcuni altri artisti, ha apprezzato le opere esposte. Prossimamente vedremo a Palazzo Oddo anche i compagni di strada di Palombo. Da non dimenticare che sono ancora visitabili “Il buio si avvicina”, una serie di incisioni di Rembrandt (nella foto in alto a sx la celeberrima Stampa dei 100 fiorini) visibili alla GAMA di Sandro Ristori e, nella torre antica e nelle piazze, il doveroso omaggio che Albenga dedica ad un grande artista internazionale, Rainer Kriester, che alla nostra terra era tanto legato. Oltre alle sculture sono in mostra alcuni grandi dipinti, di forte impatto emotivo, paragonabili a quelli di Bacon. Quattro mostre di grande importanza: nemmeno a Berlino capita spesso.
* il trend dei desideri: la rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato