Albenga, elezioni 2010: il sindaco Tabbò ufficializza la candidatura per il secondo mandato

di Fabrizio Pinna – Dopo la girandola di rinvii, di annunci informali e smentite tattiche delle scorse settimane, Antonello Tabbò ha infine sciolto definitivamente ogni riserva, ufficializzando in una conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio al Piccolo Principe di via Trieste la sua ricandidatura a sindaco di Albenga alle prossime elezioni comunali che si terranno nel marzo 2010.

“Ho deciso di sciogliere le riserve con l’intenzione di andare al di là delle logiche di partito”, ha voluto sottolineare il sindaco che non a caso si è presentato all’incontro con la stampa senza essere affiancato da alcun membro delle forze che attualmente lo sostengono: “la mia – ha ribadito – vuole essere una candidatura che si rivolge innanzitutto alla cittadinanza per proseguire un cammino amministrativo che ha dato buoni risultati. Abbiamo messo in cantiere cose che non erano neanche pensabili, tenendo conto che la città ha un debito da fronteggiare di 60 milioni di euro e il triplo della media nazionale di incidenza di interesse di bilancio che ad Albenga si attesta intorno al 21%, una cifra enorme quindi. Con gli esigui fondi a disposizione e la congiuntura economica negativa di questi anni abbiamo fatto quasi dei miracoli”. L’avvio delle attività della Palazzo Oddo e gli accordi stretti nelle ultime ore col Demanio per l’acquisizione della Caserma Turinetto che sarà sede del Polo scolastico ne sono alcuni esempi, mentre dovranno essere portati avanti il “PUC, il progetto del porto e affinate le strategie sulla sicurezza”.

Alleanze future “allargate” per le prossime elezioni? “Ci saranno sorprese e ulteriori possibilità di alleanze” preannuncia Tabbò, senza però troppo sbilanciarsi sui dettagli. Tempi ancora prematuri per delineare già esplicitamente un quadro preciso fin da oggi; “ho avuto molti incontri, anche con l’Udc”, conferma comunque il sindaco che dichiara soprattutto la sua determinazione a voler aprire “a tutte le persone di buona volontà che si ritrovano sul cammino che sta tratteggiando questa persona che ha un nome e cognome e che si chiama Antonello Tabbò”. Confermata la fiducia alle forze politiche che lo hanno sostenuto durante il primo mandato, Tabbò guarda chiaramente oltre quella soglia, insomma: “Con la mia ricandidatura oggi io mi sto rivolgendo innanzitutto direttamente alla città su un certo cammino politico e amministrativo, il quale ha avuto riscontri positivi. Ovviamente sono una persona leale; abbiamo condiviso con delle forze e delle persone un percorso che continua ad essere condiviso, ma tutto il resto lo vedremo cammin facendo a fronte della risposta della città di Albenga”. “Eravamo coesi e tali restiamo, ma coesi non vuol dire chiusi”, ha concluso Tabbò respingendo anche seccamente i primi commenti degli esponenti dell’opposizione alla sua ricandidatura: “mi sembra che stiano facendo una dietrologia e un modo vecchio di fare politica di cui questa società non ha più bisogno”.

Adesso si attende di sapere, dunque, proprio quale sarà l’avversario che il centro destra schiererà per contrastare la rielezione di Tabbò alla carica di primo cittadino di Albenga. Defilatosi fin da subito, vista la precedente esperienza negativa, l’ex sindaco indipendente Mauro Zunino – il quale per ora sembra invece avere mantenuto socchiusa la porta per una lista civica di appoggio esterno al centro sinistra – e apparentemente già bruciati i nomi di Pietro Balestra e altri, nonostante il nome di Rosalia Guarnieri abbia iniziato a girare con sempre più insistenza in queste settimane tra i sostenitori della destra l’enigma continua tuttavia a rimanere irrisolto e per nulla scontato. I ritardi nell’ufficializzazione di un nome e cognome definitivi mostrano infatti che nel centro destra i giochi rimangono tutt’ora aperti, con il Pdl – alle prese, per altro, con note difficoltà interne – evidentemente ancora dubbioso sul fatto che puntare su un’esponente molto caratterizzato della Lega Nord ingauna possa davvero rivelarsi la mossa vincente per conquistare l’elettorato moderato albenganese, il quale continua in città ad avere un peso determinante – o quasi – sull’esito del voto.