La storia del punk: Don Letts a Savona… con TrueLove

“Don Letts – The Rebel Dread”: in collaborazione con NuovoFilmstudio, Raindogs e il contributo del Comune di Savona – Assessorato alla Cultura e della CGIL, l’associazione culturale TrueLove ha invitato a Savona Don Letts, storica figura del primo punk inglese, per una giornata che si svilupperà tra musica e cinema.

Venerdì 4 dicembre dalle ore 17.00, – presso il NuovoFilmstudio in piazza Diaz, – verrà proiettata una selezione dei suoi lavori in campo video, seguita da aperitivo e dj set a cura di Count JoJo. Dalle ore 19.00 Don Letts verrà intervistato da Marco Philopat (noto scrittore e giornalista milanese, fondatore della casa editrice Agenzia X) sulla sua carriera di artista dal 1976 ad oggi. L’incontro, ad ingresso gratuito, si concluderà alle ore 20.00. Dalle ore 22, al Raindogs di Via Chiodo Don Letts attraverserà infine 30 anni di musica “con un dj set esplosivo supportato dalle proiezioni dei suoi lavori video”. Ad aprire la serata sarà il dj set del collettivo Positive Vibration.

“Con questo evento TrueLove ha voluto mettere in risalto un altro dei molteplici aspetti della storia del punk, che è quello del legame con la musica reggae e della capacità che ha avuto questa sottocultura di reinventarsi e mescolarsi nel corso di 30 anni di esistenza. [fp]

Don Letts è stato uno dei personaggi più influenti del primo punk inglese pur non facendo parte di nessun gruppo della nuova onda rock nata nel 1976. Iniziò a lavorare come DJ al Roxy, un noto locale di ritrovo dei punk londinesi, nel periodo in cui scoppiò il fenomeno punk. Non avendo a disposizione molti dischi di gruppi punk da includere nella sua playlist, introdusse in essa dischi dub e reggae. Questa sua scelta influenzò molti gruppi , tra i quali i Clash, che lo raffigureranno nella copertina del loro album Super Black Market Clash. La foto ritrae Don che fronteggia un gruppo di poliziotti in tenuta anti sommossa durante la rivolta al Carnival di Notting Hill nek 1976; la scelta dei Clash era quella di sintetizzare le tensioni che scuotevano l’Inghilterra all’epoca e che vedevano accomunati punk ed immigrati nelle rivendicazioni sociali.

Un’immagine che entrò di diritto nell’immaginario del punk inglese, anche se poi egli dichiarò che stava semplicemente camminando verso una via di fuga senza dare troppo nell’occhio! Si dedicò poi alla macchina da presa, il suo primo film fu The Punk Rock Movie del 1978 nel quale documenta la scena musicale inglese del periodo. Successivamente formerà insieme a Mick Jones (fuoriuscito dai Clash) i Big Audio Dynamite, che svilupparono una miscela musicale che univa chitarre rock, linee di basso reggae con ritmi hip hop. Ad oggi tiene regolarmente uno show alla BBC Radio che lo ha voluto per la sua capacità di saper proporre musiche che superano le barriere dei generi e del tempo. Recentemente si è concentrato sulla produzione cinematografica, e nel 2003 ha vinto un Grammy Award per Westway to the World, film-documentario con interviste e spezzoni di concerti riguardanti la carriera musicale del gruppo punk inglese The Clash. Ha inoltre all’attivo la direzione di oltre 400 video musicali.

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