Albisola Superiore: in consiglio comunale la demolizione dell’asilo “Balbi”

Convocato lunedì 26 ottobre presso l’Auditorium in Via alla Massa il Consiglio Comunale di Albisola Superiore. Tra i 22 punti all’ordine del giorno, anche “una mozione su un tema molto caro ai cittadini – presentata dal consigliere Diego Gambaretto – con un testo frutto di incontri con gli organizzatori di una petizione che ha raccolto una cifra record di firme in soli dieci giorni”.

L’iniziativa avviene infatti a seguito della volontà espressa dagli oltre 500 albisolesi che hanno firmato la petizione e chiesto nelle scorse settimane, anche in una lettera aperta indirizzata al Sindaco Franco Orsi, di rivedere con la committenza e la cittadinanza tutta l’opportunità di demolire l’Asilo Infantile Balbi per fare spazio ad un palazzo di 5 piani, tanti alloggi di piccole dimensioni e 60 box interrati, con un piano terreno dedicato a ludoteca gestita da privati, la cui autorizzazione era stata concessa dalla passata amministrazione.

“Un pesante incremento della cementificazione (oltre il 60% fuori terra e due piani sotterranei) in deroga al piano regolatore”, attacca il consigliere del Pdl che domani presenterà alla sua stessa maggioranza anche un paio di interrogazioni sullo stato di degrado dell’area “palazzo Matteotti” e sul potenziale rischio idrogeologico del territorio albisolese. “Questa operazione immobiliare – prosegue Gambaretto – è stata votata in maniera trasversale e quasi all’unanimità dall’amministrazione Parodi, ma i cittadini hanno saputo tutto a cose fatte. Istituzioni e committenza non hanno coinvolto i residenti del quartiere nella pianificazione del territorio, nonostante il progetto abbia un pesante impatto sulla vivibilità”. È necessario fare un passo indietro, sostengono insomma i firmatari della petizione, e scopo della mozione è appunto “l’apertura di tavolo di confronto per mantenere l’intero lascito (Asilo Infantile in Via S. Pietro e giardino annesso) ai servizi all’infanzia ed alla formazione, rispettando le volontà del Marchese Tomaso Balbi” spiega Gambaretto, il quale tuttavia non sembra farsi troppe illusioni sull’esito del voto lunedì sera in Consiglio. “Il rischio che la mozione venga bocciata è quasi scontato – riconosce – ma 500 firme di residenti non sono un dato di cui non tenere conto. È quasi certo che la maggioranza presenterà una contro mozione che è già stata analizzata a grandi linee dai firmatari ma che non rispecchia minimamente la loro posizione”. [fp]