Mary Caridi: “In azione gli antingauni e la campagna antiAlbenga”

di Fabrizio Pinna – Non ancora del tutto dileguata l’eco estiva della “guerra delle panchine”, ad Albenga Viale Pontelungo ritorna al centro di polemiche. In una nota il Cisa (Comitato Italiano per la Sicurezza Albenganese costituitosi nei mesi scorsi in particolare su iniziativa di esponenti politicizzati riconducibili al centro destra cittadino), si scaglia ancora una volta contro i frequentatori degli esercizi commerciali stranieri, rei – secondo il comitato – di comportamenti che disturbano il quieto vivere dei residenti, “specialmente nei giorni festivi e nelle ore serali, dominio di marocchini, cingalesi, egiziani, indiani ed altre etnie che stazionano per ore sotto le finestre facendo chiasso, bevendo birra e creando degrado”. Ennesima “polemica strumentale” secondo molti, non esente – si può aggiungere, intenzionale o meno che sia – da punte di intolleranza xenofoba nel rozzo schematico semplicismo assunto dalla protesta, per certi versi tuttavia motivata dal disagio in passato espresso da non pochi residenti.

Sulle dichiarazioni trancianti del Cisa, è intervenuta anche la scrittrice e giornalista ingauna Mary Caridi. “Faticosamente e con iniziative concrete – scrive – i commercianti di Via Pontelungo hanno tentato di risollevare i propri affari e i proprietari delle abitazioni il valore delle proprie case, precipitati dopo la campagna contro gli esercenti stranieri di Viale Pontelungo del 2008. Ora Anna Borello e Salvatore La Placa ricominciano a fare le loro battaglie politiche prendendo la parola sulle pagine dei giornali e investendo la Via di nuove aggressive polemiche. Se per Berlusconi coloro che se la prendono con il governo fanno una cattiva pubblicità all’Italia ed è un antitaliano, rispettando questo discutibilissimo principio dobbiamo dire che questi due esponenti della destra fanno una campagna antialbenga?”