Nucleare: presidente Burlando respinge critiche di Confindustria

“Confesso che da parte di Confindustria, mi sarei aspettato innanzitutto un ringraziamento alla Regione Liguria per aver recentemente finanziato i master universitari proprio sul nucleare. Ma qui non si tratta discutere sul nucleare in sé, ma di decidere se è possibile costruire centrali a metano, a olio combustibile, a carbone o nucleare senza alcun rapporto con la regione destinata a ospitarle e di vedere se questo comportamento sia legittimo rispetto alle leggi dello stato e sotto il profilo costituzionale. Noi crediamo che non sia legittimo e difenderemo con rigore questa nostra posizione”.

Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, risponde così a Confindustria che ieri aveva giudicato un errore il ricorso del governo ligure alla consulta contro la legge che sancisce il ritorno del nucleare in Italia.

“Io sono stato il ministro dei Trasporti – ha aggiunto Burlando- che approvò l’alta capacità ferroviaria Milano- Bologna quando le conferenze dei servizi si svolgevano all’unanimità. Approvammo quell’opera nel luglio del 1998 e dieci anni dopo i treni cominciarono a circolare. Dopo quella esperienza quelle procedure furono giudicate lente, ottocentesche, vecchie e passò la scelta di decidere più rapidamente anche a maggioranza. Si applicò questo principio alla Torino- Lione , che com’è noto non è stata mai approvata. Una lezione molto chiara. Vedremo se sarà più facile costruire centrali di qualsiasi tipo senza il coinvolgimento dei territori o se invece questi impianti nasceranno solamente se condivisi dalle popolazioni”, ha concluso Burlando.