In Consiglio regionale durante la seduta del mattino Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha chiesto che alla giunta di comunicare in merito all’incontro avvenuto ieri fra il presidente ad interim della giunta Alessandro Piana e gli assessori Marco Scajola e Giacomo Giampedrone con il presidente Giovanni Toti, che si trova agli arresti domiciliari in seguito all’inchiesta della procura della Repubblica di Genova.
Alla richiesta è seguito un lungo dibattito in cui sono intervenuti consiglieri di minoranza, a sostegno della proposta di Pastorino, e consiglieri di maggioranza, che hanno ribadito la necessità di procedere con l’ordine dei lavori programmato.
Il presidente ad Interim Alessandro Piana ha spiegato che l’incontro di ieri è stato di natura prettamente politica, in particolare sul programma politico di governo, e ha escluso che nella riunione siano stati affrontati aspetti amministrativi.
Poi è stata approvata con 29 voti a favore la richiesta di procedere nella seduta odierna con il dibattito successivo alle comunicazioni del presidente ad interim Alessandro Piana e il dibattito si è svolto nella seduta del pomeriggio.
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha dichiarato che la giunta non avrebbe più legittimità e credibilità e che, dunque, non può proseguire il proprio lavoro e che sarebbe opportuno tornare al voto. Il consigliere, inoltre, ha obbiettato che i temi affrontati nell’incontro di ieri non sarebbero di natura politica, ma amministrativa in quanto si è parlato anche di questioni fra i quali ha citato il bilancio della sanità e il rigassificatore di Vado.
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha concentrato il proprio intervento sul progetto di collocare il rigassificatore a Vado, di cui si sarebbe parlato anche nell’incontro di ieri, e ha ricordato le dichiarazioni rilasciate in più occasioni dal presidente Toti a favore dell’impianto e ne ha ricordato il ruolo assunto di commissario e l’assenza di confronto preventivo con il territorio sul progetto. Arboscello ha aggiunto che, dopo l’incontro di ieri, la Regione intende, invece, smarcarsi dal ruolo di commissario.
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha rilevato che, rispetto ad un mese fa, la posizione della giunta sarebbe cambiata. Secondo il consigliere, infatti, negli ultimi venti giorni la situazione sarebbe mutata in quanto l’esecutivo avrebbe sostenuto il contrario di quello che è stato sostenuto fino ad ora rispetto al progetto del rigassificatore nel mare davanti a Vado Ligure e che la stessa giunta ha ammesso che esiste un pesante disavanzo nel bilancio della sanità.
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha citato alcuni aspetti da lui ritenuti preoccupanti: l’assenza del referente politico, cioè il presidente della giunta Giovanni Toti, nelle scelte fondamentali e nelle prospettive future di sviluppo della Regione. Il consigliere ha citato il progetto del rigassificatore galleggiante nel mare del savonese e la difficile situazione finanziaria della sanità ligure, emersi nell’incontro di ieri, e le prospettive future rispetto alle funzioni di ALiSa.
Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha sottolineato il clima difficile e di incertezza in cui si trova il Consiglio regionale e ha ribadito la necessità delle dimissioni del presidente della giunta Giovanni Toti. Il consigliere ha rilevato le difficoltà del proprio ruolo dichiarando che molti cittadini chiedono anche di continuare a rappresentare le istanze che emergono dal territorio. Centi, inoltre, ha sottolineato l’assenza di alcune forze politiche nell’incontro di ieri fra i tre assessori e Giovanni Toti.
Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha rilevato che ci sarebbe una contraddizione fra quanto dichiarato in aula, questa mattina, dal presidente ad interim Alessandro Piana, cioè che l’incontro con il presidente Toti è stato di natura solo politica e non amministrativa, e quando dichiarato ieri nella conferenza stampa dagli assessori, al termine del vertice, in quanto in quella occasione sono stati affrontati anche temi amministrativi come il progetto del rigassificatore e la situazione finanziaria della sanità.
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha dichiarato che la situazione attuale certificherebbe che, senza la figura del presidente Giovanni Toti, la giunta non sarebbe in grado di andare avanti in quanto i 9 anni di amministrazione dimostrerebbero che era l’unica persona in grado di tenere insieme la maggioranza, anche grazie al lungo e intenso lavoro della comunicazione. Secondo Tosi, infine, ci sarebbe un danno di immagine rilevante per la Liguria.
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha dichiarato che la maggioranza stia vivendo una giornata di grande imbarazzo e ha rilevato che ci sarebbe una rottura nel centro destra in quanto all’incontro di ieri mancavano gli assessori di riferimento di Fratelli d’Italia. Secondo il consigliere, inoltre, la riunione di ieri non era, comunque, di natura politica perché si è parlato di sanità, bilancio, dell’economia ligure e del progetto per il rigassificatore galleggiante.
Sergio Rossetti (Gruppo Misto-Azione) ha ipotizzato che la maggioranza stia andando in confusione e che ci sia una difficoltà a capire, sempre da parte della maggioranza, quale posizione assumere rispetto al progetto del rigassificatore nel mare di fronte a Vado Ligure. Il consigliere ha criticato, inoltre, le politiche di bilancio attuate dalla giunta rispetto alla gestione della sanità, la diminuzione dei servizi forniti ai cittadini e l’aumento della mobilità passiva.
Angelo Vaccarezza (Forza Italia) ha ribadito la coesione della maggioranza di centro destra, ha dichiarato che non era necessario un dibattito sull’incontro e ha sostenuto che questo è stato uno spunto per tornare a ribadire la contrarietà della minoranza al progetto per collocare il rigassificatore a Vado Ligure. Su questo progetto il consigliere ha sostenuto la necessità di fare ulteriori approfondimenti per conoscere nel dettaglio la questione su cui, dunque, il territorio si potrà esprimere in modo informato.
Sonia Viale (Lega Liguria-Salvini) ha dichiarato che l’opposizione ha già tutti gli strumenti per conoscere l’orientamento dell’amministrazione e ha ribadito che l’incontro di ieri ha avuto un iter fuori dal contesto istituzionale ed è stata una opportunità data a Giovanni Toti, che è nel pieno delle sue capacità politiche. Il consigliere ha ricordato che i provvedimenti, oggi in programma e rinviati per il dibattito sulle comunicazioni di Piana, erano stati presentati proprio dalla minoranza.
Claudio Muzio (FI) ha criticato la gestione della vicenda da parte della minoranza in quanto ha bloccato tutte le iniziative, ordini del giorno e mozioni, che la stessa opposizione aveva presentato e che oggi non sono state trattate perché, sempre su richiesta dei gruppi di minoranza, è stato sviluppato un dibattito sull’incontro di ieri fra il presidente Giovanni Toti e tre assessori della giunta. Muzio ha ricordato che quell’incontro è stato, peraltro, autorizzato dal Giudice delle indagini preliminari.
Veronica Russo (FdI) ha ribadito che la maggioranza è coesa e ha aggiunto che il presidente ad interim ieri rappresentava tutta la giunta e tutta la coalizione di centro destra dell’Assemblea legislativa. Il consigliere ha aggiunto che il ciclo amministrativo si concluderà nei tempi programmati. Russo ha annunciato voto contrario alla risoluzione presentata dalla minoranza che chiede la cancellazione del progetto del rigassificatore a Vado Ligure.
Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) ha illustrato la legge Severino e ha rilevato che Giovanni Toti, pur se sospeso, è comunque ancora in carica. Il consigliere ha ribattuto alle ipotesi avanzate da alcuni consiglieri di minoranza su una spaccatura all’interno della coalizione di centro destra ribattendo che l’opposizione sarebbe stata spiazzata dalla reazione compatta della maggioranza intorno al presidente della giunta Giovanni Toti.