A Loano tornano i “Racconti d’inverno” con il Premio Folkfest-Alberto Cesa e le musiche occitane dei Lou Dalfin

Torna a Loano “Racconti d’inverno”, il tradizionale appuntamento musicale delle festività natalizie organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi con il patrocinio dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano che mantiene elementi di continuità con il Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana.

A dare il via alla rassegna sarà, martedì 3 gennaio 2023, alle ore 21.00, nella biblioteca civica “Antonio Arecco” in Palazzo Kursaal, la selezione territoriale “Premio Folkest – Alberto Cesa 2023”, che rinnova anche per quest’anno la collaborazione con il festival friulano Folkest. Attraverso le selezioni territoriali saranno scelti gli artisti che riceveranno in premio il diritto di esibirsi durante le serate finali di Folkest 2023, lo storico festival che si svolge in Friuli durante il mese di luglio. La competizione vedrà in gara Alice Mammola, Luarte Project, The Lonesome Pynes.

Cantautrice, etnomusicologa e ricercatrice nel campo della musica popolare e cantautorale Alice Mammola, torinese di nascita è influenzata dalla musica tradizionale e popolare, che approfondisce al Folkclub di Torino (masterclass con Giovanna Marini, coro Union des amis chanteurs). Da più di anno ha avviato un progetto su Instagram in cui interpreta canzoni della tradizione, in particolari brani di cantautrici come Rosa Balistreri, Giovanna Daffini, Margot Galante Garrone. lhacantataunafemmina è il suo progetto nato per valorizzare il cantautorato femminile.

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La cantante livornese Chiara Pellegrini e il chitarrista e cantautore Andrea Musio sono i Luarte Project. Insieme presentano un repertorio di “World Music & Songwriting” dedicato alla canzone d’autore, che intreccia suoni e ritmi del mondo e musiche originali. Avendo vissuto entrambi per molti anni in Portogallo, cantano principalmente in Portoghese, Spagnolo, Inglese, Capoverdiano e Angolano, mantenendo comunque le proprie origini italiane e soprattutto del sud d’Italia. Si presentano sul palco con due chitarre (io con la classica, mentre Andrea con la 7 corde), due voci, un cajon, un charango ed altre percussioni come la kayamba africana.

Sono savonesi i The Lonesome Pynes nati dall’incontro tra Marco Oliveri (voce, chitarra e armonica), Andrea Oliveri (voce, chitarre, mandolino e ukulele) e Marco Poggio (batteria e percussioni). Il suono che il gruppo fa proprio è il folk/rock americano che parte da Bob Dylan, Woody Guthrie, Bruce Springsteen e Neil Young e arriva fino a Steve Earle e ai Wilco. Negli anni, la band è stata scelta per aprire i concerti di Greg Trooper, Slam & Howie and The Reserve Man, Paolo Bonfanti, Muzz Murray e Narrow Men. Recentemente, il gruppo ha partecipato alle ultime quattro edizioni del “Buscadero Day”, annuale maratona musicale di due giorni organizzata sul lagodi Pusiano (CO) dall’omonima rivista italiana e del “Townes Van Zandt International Festival” di Figino Serenza (CO), dividendo il palco, in tutte leoccasioni, con nomi importanti del folk d’autore italiano e internazionale.

Sabato 7 gennaio 2023 “Le danze Occitane scendono al mare” e si rinnoverà il gemellaggio con la cultura musicale delle valli cuneesi, rappresentata da Sergio Berardo, poliedrico leader di Lou Dalfin, il gruppo che più di ogni altro in questi anni ha portato in giro per la penisola e l’Europa la musica occitana. C’è grande attesa per la band e per la festa da ballo al ritmo della ghironda.

I Lou Dalfin che suoneranno alle 17.30 in piazza Italia, cantano nella tradizionale lingua “d’Oc”. Sono più che un semplice gruppo musicale della parte Occitana del Piemonte: la band fondata da Sergio Berardo è diventata un fenomeno di costume che ha reso la musica occitana contemporanea, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati.

Il progetto Lou Dalfin è stato un anello di congiunzione tra realtà diverse: la pianura piemontese e l’Italia da una parte, le vallate e l’area transalpina dall’altra. I Lou Dalfin sono stati capaci di restituire alle valli d’Oc la loro funzione storica e tradizionale di essere ponte. La band che quest’anno festeggia quaranta anni di carriera si esibirà a suon di folk rock per quello che sarà un lungo e imperdibile pomeriggio da ballare.

Sul palco, accanto al poliedrico leader di Lou Dalfin Sergio Berardo (voce, ghironda, organetto, flauti), ci saranno Ricky Serra (batteria), Dino Tron (fisarmonica, organetto, cornamusa), Enrico Gosmar (chitarra), Carlo Revello (basso), Mario Poletti (mandolino, bouzouki, banjo), Chiara Cesano (violino).

Il gruppo nasce nel 1982 con l’obiettivo di rivisitare la musica tradizionale occitana e in origine possiede una “line-up” acustica (ghironda, fisarmoniche, violino, plettri, clarinetto, flauti) e un repertorio di brani storici e popolari sia strumentali che vocali. Il 1990 segna il momento di transizione del gruppo dalla formula acustica a quella attuale. Accanto agli strumenti più tipici della tradizione – vioulo, pivo, armoni a semitoun, pinfre, arebebo, viouloun, ecc. – vengono introdotti basso, batteria, chitarra e tastiere. E’ il nuovo suono di Lou Dalfin che cela un ideale e un fine esplicito: rendere la tradizione occitana fruibile dal maggior numero di persone, perché le radici culturali di pochi divengano patrimonio di tutti.