De Falco (Anmil Savona): “che sia data priorità nei programmi elettorali alla sicurezza sul lavoro e alla tutela delle vittime e dei loro familiari”

lavoratori in un cantiere

“In vista della predisposizione dei programmi elettorali, abbiamo scritto a tutti i Segretari di Partito affinché temi che ci stanno particolarmente a cuore e che riguardano l’intero Paese, come la salute e la sicurezza dei lavoratori, ottengano la più ampia valorizzazione vista la crescente gravità del fenomeno infortunistico”, dichiara il Presidente ANMIL Savona Rita De Falco ponendo all’attenzione dei vertici politici le problematiche che l’Associazione da quasi 80 anni rappresenta e che sono sentite dagli oltre 300.000 iscritti che tutela.

“La sicurezza dei lavoratori deve diventare una priorità per tutti, con investimenti adeguati in attività di prevenzione e formazione – spiega Rita De Falco – certificando l’adozione di misure in grado di tutelare la salute dei lavoratori e di combattere il lavoro sommerso e lo sfruttamento, senza dimenticare l’importanza e il valore deterrente dei controlli che vanno rafforzati e prevedendo misure punitive certe”.

“Abbiamo inoltre chiesto di riservare un’attenzione particolare al miglioramento della tutela di tutte le vittime del lavoro che si ritrovano a soffrire i danni di una normativa, quella del Testo Unico Infortuni, che oltre ad essere anacronistica non è più aderente ad un contesto sociale profondamente diverso da quello di quasi 60 anni fa”, aggiunge il Presidente dell’ANMIL ricordando che queste istanze non possono essere ulteriormente procrastinate nel rispetto di lavoratrici e lavoratori che ci rimettono la salute o la vita sul lavoro e le loro famiglie ne rimangono direttamente coinvolte.

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“Tornando a parlare di prevenzione infortunistica – proseguono le richieste dell’ANMIL ai Segretari di Partito – dall’emanazione del Decreto 81 nel 2008 sono trascorsi 13 anni e, stando alle inconfutabili recenti stime dell’INAIL sul fenomeno infortunistico, che peraltro non tengono conto di oltre 2 milioni di lavoratori diversamente assicurati, con brutale realismo dobbiamo ammettere che, se nel 2021 abbiamo avuto addirittura oltre 100 morti sul lavoro in più del 2007, significa che le misure adottate sono totalmente inadeguate”.

“In una società in continua trasformazione – aggiunge De Falco – è essenziale una formazione di qualità per tutti gli attori coinvolti, affinché il pilastro della sicurezza dei lavoratori rimanga sempre ben ancorato all’articolo 1 della nostra Costituzione che, nel prevedere una Repubblica fondata sul lavoro deve poi anche tutelare la salute dei lavoratori considerando i cambiamenti del mondo del lavoro e i diversi fattori che caratterizzano il nostro sistema economico e sociale, dalla molteplicità dei contratti all’utilizzo di nuove tecnologie, dai rischi psicosociali alla tutela dei lavoratori fragili”.

“È con l’obiettivo di favorire la diffusione di una cultura della prevenzione degli infortuni – conclude il Presidente dell’ANMIL – che portiamo da oltre 20 anni i nostri Testimonial nelle scuole e nelle aziende, contribuendo a stimolare l’attenzione di studenti e lavoratori verso una formazione spesso inefficace e per questo chiediamo con forza che venga riconosciuto nei provvedimenti che verranno presi il nostro ruolo e le capacità che siamo in grado di mettere in campo con oltre 10.000 volontari attivi su tutto il territorio nazionale, pronti a mettersi a disposizione per far sì che ad altri non succeda quello che hanno vissuto loro”.