Festival teatrale di Borgio Verezzi: nuove anticipazioni per la stagione 2022

Ci saranno due spettacoli a tematica ambientalista e sociale tra i quattordici inseriti nel cartellone del 56° Festival teatrale di Borgio Verezzi, quest’anno dedicato alla pace nel mondo. L’attenzione a tali argomenti, concordata dall’amministrazione comunale con la direzione artistica, porterà sul palco di Verezzi “Terra promessa”, una commedia del catalano Guillem Clua con protagonisti Giuseppe Pambieri – un veterano della manifestazione – insieme alla figlia Micol, Luigi Tabita e Stefano Messina, e “Medea” di Euripide, un classico della tragedia greca proposto però nella versione del Teatro Patologico: la compagnia creata e diretta dal regista Dario D’Ambrosi, composta da disabili mentali affiancati da un gruppo di attori professionisti, tra i quali spicca Sebastiano Somma, al suo esordio a Verezzi.


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Queste rappresentazioni – che debutteranno, rispettivamente, il 18 luglio in prima nazionale e il 30 luglio – vanno ad aggiungersi alle due già rese note: “No wags. Il calcio (non) è uno sport per signorine”, in programma il 16 luglio in concomitanza con i campionati europei di calcio femminile, e “La storia straordinaria di Arthur Gordon Pym da Edgar Allan Poe”, un’altra prima nazionale che chiuderà il Festival 2022 con rappresentazioni nelle grotte di Borgio a cavallo di Ferragosto.

Novità comunicate questa mattina a Savona durante la conferenza stampa di aggiornamento presso la Fondazione De Mari, alla quale, oltre al presidente Luciano Pasquale e la direttrice Anna Cossetta, erano presenti anche Renato Dacquino, sindaco di Borgio Verezzi, e Stefano Delfino, direttore artistico del Festival. Sono intervenuti invece in video gli attori Giuseppe Pambieri, Sebastiano Somma, Mauro Conte e i registi Nicoletta Robello e Dario D’Ambrosi.

Dice Delfino: «Nel solco degli argomenti contemporanei e sociali, iniziato anni fa con “Figli di un Dio minore”, emozionante spettacolo con attori sordi, e proseguito con le due commedie interpretate dalla compagnia S-catenati, formata da reclusi del carcere di Marassi a Genova, è ora la volta dei disabili mentali. E siamo felici di ospitare al Festival il gruppo che, con l’appassionata guida di Dario D’Ambrosi, ha collezionato consensi in tutto il mondo: da New York, dove si è esibito al prestigioso Café La Mama e all’Onu, a Tokyo, passando per il Parlamento europeo a Bruxelles e il Winton’s Music Hall di Londra, dove ha vinto il Wilton’s Price come miglior spettacolo straniero».

Aggiunge Delfino: «Per l’ormai tradizionale attenzione riservata alle problematiche contemporanee, dopo la ludopatia della scorsa estate con “Slot”, con “Terra promessa” abbiamo voluto affrontare, sempre con il sorriso, un tema di proporzioni gigantesche come quello del riscaldamento globale e dello scarso interesse che molti paesi riservano alle questioni legate all’ambiente: nella commedia di Clua (che sarà presente al debutto in Italia), lo constatano con amarezza i rappresentanti istituzionali di Malvati, minuscola isola dell’Oceano Indiano destinata a scomparire sommersa dalle acque nell’indifferenza generale».

Sottolinea poi il sindaco Renato Dacquino: «Il Festival di Borgio Verezzi 2022: proposte artistiche, spazio e tempo da vivere tutti insieme. Questa interazione fa uscire dalla routine, dà voce ad aspetti che spesso trascuriamo, fa aprire gli occhi, ricorda e approfondisce cosa accade… Ci fa essere vivi! In questi anni difficili ritrovarci insieme al Festival ha un grande significato: tempo fa (agli inizi della pandemia) qualcuno aveva parlato di “teatro vaccino dell’anima”; oggi a questo vaccino si aggiunge un nuovo importante elemento “Festival: terapia di consapevolezza, libertà e democrazia per un mondo più giusto».

A Savona è stato presentato anche il premio che la Fondazione De Mari destina ogni anno all’attore o all’attrice emergente che si siano particolarmente distinti al Festival. Il vincitore dell’edizione 2021 è Mauro Conte che riceverà tale premio durante una serata del prossimo Festival. A consegnarlo sarà il presidente Pasquale, che precisa: «Nello spettacolo, in tournée nei teatri italiani, Conte interpreta con appassionata e convincente adesione il personaggio del giovane Marco, insegnante precario: figlio di Alessandra (Paola Quattrini), tenta di aiutare la madre a liberarsi dal demone del gioco d’azzardo”.

In occasione della conferenza è stata presentata anche l’illustrazione del manifesto del Festival 2022, ancora una volta realizzata da Sergio Olivotti, artista e illustratore geniale, più volte premiato anche all’estero per le sue creazioni per la rassegna teatrale verezzina. «Sono orgoglioso della sua collaborazione con il Festival: è una fortuna avere un personaggio di prestigio come lui al nostro fianco», conclude Delfino. E annuncia che il cartellone completo, adesso ancora in via di rifinitura, sarà presentato a Roma il 27 maggio prossimo nella filiale di Banca Passadore.