Teatro, Festival di Borgio Verezzi: prime anticipazione per la stagione 2022

Sarà dedicato “alla Pace nel mondo” il Festival di Borgio Verezzi, in programma dall’8 luglio al 16 agosto: questa una delle anticipazioni su programma e contenuti della 56^ edizione emerse durante la conferenza stampa tenuta oggi a Savona presso la Camera di Commercio delle Riviere liguri. Erano presenti Enrico Lupi, presidente dell’ente camerale, Renato Dacquino, sindaco di Borgio Verezzi, Stefano Delfino, direttore artistico del Festival, insieme a Mattia Rolando, consigliere di Borgio Verezzi con delega al commercio, e Lorenzo Bergallo, presidente dell’associazione Vivere Verezzi. Sono intervenuti attraverso un collegamento online i registi e attori Alberto Gagnarli, Gabriele Pignotta e Piji Siciliani.


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A proposito della difficile situazione internazionale, dice Delfino: «Noi tutti ci auguriamo che, quando comincerà il Festival, il conflitto in Ucraina sia terminato. Ma anche se così non fosse, a maggior ragione la dedica vuole ribadire l’inconciliabilità tra la cultura e la guerra». Il programma, ancora in fase di rifinitura, avrà come principali caratteristiche le molteplici sfaccettature delle dinamiche familiari (e della coppia), un’ampia panoramica della drammaturgia internazionale – dalla Nuova Zelanda al Canada –, e un omaggio al cinema, attraverso proposte ispirate a celebri film. Successivamente, con il contributo di alcuni tra i protagonisti, sono stati svelati due eventi del prossimo Festival.

Innanzitutto, una curiosità: “No wags. Il calcio (non) è uno sport per signorine”, uno spettacolo sui luoghi comuni che riguardano le donne e il calcio e che andrà in scena il 16 luglio in concomitanza con i campionati europei di calcio femminile, alla vigilia della terza partita dell’Italia nel girone di eliminazione. Ideatore e regista di “No wags” è il musicista Piji Siciliani, già applaudito a Verezzi qualche anno fa con la sua band nel musical “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Ha spiegato Piji: «Provare a parlare di calcio in teatro in maniera non convenzionale. E provare a parlare di parità di genere in maniera ancor meno convenzionale. Questo abbiamo fatto. Invitiamo a giocare con noi. Sì, giocare, ovvero play, che in inglese significa giocare, ma anche recitare, suonare, praticare il calcio».

A cavallo del ferragosto, il teatro torna nelle grotte dopo due anni di stop a causa della pandemia e lo fa con una delle tante prime nazionali in cartellone: “La storia straordinaria di Arthur Gordon Pym”, liberamente tratto da “Il racconto di Arthur Gordon Pym” di Edgar Allan Poe, in cui si narrano l’ammutinamento e il feroce massacro a bordo del brigantino americano Grampus, in rotta verso i mari del Sud, e le successive peripezie dell’equipaggio.

Così il regista Alberto Gagnarli: «La drammaturgia è costruita da strati sovrapposti di possibili letture, con la presenza di più livelli temporali e spaziali, ma anche di significato, dove sogno e realtà, narrazione e interpretazione, riflessione e azione si intersecano liberamente più e più volte».

Ospiti della Camera di Commercio Riviere liguri, durante la conferenza è stato poi ricordato il premio intitolato alla Camera, destinato ogni anno allo spettacolo di maggiore successo del Festival, che abbia cioè avuto non solo ottima qualità e alto gradimento da parte del pubblico, ma abbia saputo attirare a Verezzi molti spettatori e si sia conquistato un ampio spazio sui media, con una buona ricaduta economica sul paese e contribuendo alla promozione del territorio. Per l’edizione 2021, il riconoscimento è stato attribuito a “Tre uomini e una culla”, la delicata e divertente commedia di Coline Serreau che aveva chiuso il 55° Festival con tre sold out. Prodotta da Artisti Associati di Gorizia aveva avuto come protagonisti Attilio Fontana, Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta (quest’ultimo anche regista). Il Premio sarà consegnato dal presidente camerale Lupi durante una serata del prossimo Festival.

Che sarà anche il primo vissuto da dietro le quinte dal consigliere Mattia Rolando: «Fino a ieri ero solo uno spettatore e ovviamente tutto cambia: c’è una bella differenza fra godersi un bello spettacolo e sentirsi responsabile della buona riuscita di un bello spettacolo. Ciò che ho constatato fin dai primi incontri sono la concretezza e la passione delle persone coinvolte. Il mio obiettivo in quanto consigliere con delega al commercio è di riuscire a coinvolgere sempre di più le attività commerciali verezzine e borgesi, perché il nostro Festival è stato, è e sarà sempre, una grande opportunità. La visibilità generata per il nostro paese crea non soltanto importanti benefici culturali e sociali ma anche economici.

A conclusione, Lorenzo Bergallo ha ricordato il sostegno attivo che l’associazione Vivere Verezzi, di cui è presidente, ha sempre dato al Festival: «I soci volontari collaborano con il comune durante gli spettacoli e nelle giornate di prove generali, e come associazione ci siamo posti l’impegno di interfacciarci con le realtà commerciali verezzine, facendoci portavoce tra queste e il comune allo scopo di agevolarne le relazioni. Questo nuovo direttivo ha ereditato l’esperienza passata ed è pronto a proporsi con nuove strategie di azione a beneficio degli spettatori. Infatti, durante il Festival, l’associazione avrà l’occasione di raccontare le bellezze di Verezzi, che oltre al periodo estivo possono essere vissute anche nelle altre stagioni, grazie alle sue eccellenze, le peculiarità storiche, naturali e gastronomiche».