Consiglio Regionale Liguria, condanna dell’aggressione alla sede della Cgil di Roma

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Oggi in apertura di seduta il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha ribadito, a nome dell’Ufficio di presidenza del Consiglio, la netta condanna dell’assalto avvenuto sabato scorso, nella capitale, alla sede della Cgil.

Armando Sanna (Pd-Articolo Uno), vicepresidente del Consiglio regionale, ha affermato, anche nel suo ruolo di consigliere, la condanna dei fatti accaduti sabato a Roma.

Non sono però mancate polemiche. “Oggi, il mancato sostegno dei gruppi di maggioranza all’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico e sottoscritto da tutti i gruppi di minoranza, ha impedito di votare sin da subito la proposta necessaria e urgente di scioglimento di Forza Nuova. Di fronte alla gravità della situazione ci saremmo aspettati una adesione ferma e convinta alla richiesta di intervento in attuazione della legge Scelba. E invece su questo tema continuano ad esserci timidezze incomprensibili e ambiguità inaccettabili”,” ha dichiarato in una nota il capogruppo del Partito Democratico – Luca Garibaldi – primo firmatario dell’Ordine del Giorno con cui il PD chiede alla giunta di esprimere al governo la richiesta di ‘dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana’.

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“Abbiamo quindi depositato il testo dell’ordine del giorno, che chiederemo venga discusso nel primo consiglio votante, perché di fronte a iniziative eversive, come quelle di Forza Nuova, occorre una risposta forte ed unanime delle istituzioni ad ogni livello”, conclude Garibaldi.