Coldiretti Savona: SOS maltempo con pioggia e fiumi esondati

Maltempo: l’autunno inizia a mettere sotto assedio la provincia di Savona con pioggia, fiumi e torrenti esondati, strade allagate, frane, mareggiate. Chiuse alcune Provinciali e l’autostrada A6 tra Ceva e Savona per una frana che incombe sulla carreggiata. Grave in particolare la situazione in Valbormida, a Giusvalla il torrente è esondato in più punti, colpita anche Pontinvrea dove il fiume Erro ha rotto gli argini nella frazione di Pian Bottello, il Bormida è uscito dagli argini ad Altare e a Cairo, allagamenti a Stella, oltre che a Savona città. 

“I nostri tecnici sono già al lavoro per monitorare la situazione, prestare aiuto alle imprese e iniziare la conta dei danni poiché ad essere colpite ci sono diverse aziende agricole con campi allagati, danni alle infrastrutture, stalle e castagneti sott’acqua  – fanno notare il Presidente di Coldiretti Savona Marcello Grenna e il Direttore Provinciale Antonio Ciotta -. Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici che si verificano sempre più spesso con eventi estremi, slittamento delle stagioni e alternanza tra siccità e gelate. Purtroppo ormai, ogni volta che piove, si deve fare i conti con un terreno reso più fragile negli anni a causa dell’abbandono delle aree interne e dei mutamenti stagionali. Come avevamo evidenziato già ad inizio anno durante l’incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Ambiente, Protezione Civile e Difesa del suolo, G. Giampedrone, ora più che mai, è necessario investire in manutenzione e infrastrutture, ovvero investire per il futuro. Per questo, la realizzazione delle reti per l’irrigazione, la manutenzione degli acquedotti, dei canali di scolo e degli invasi artificiali (mediamente tratteniamo solo il 10% delle acque piovane), il riordino e l’aggregazione di tutti i consorzi irrigui, privati, pubblici o misti, la manutenzione e pulizia degli alvei dei fiumi e dei torrenti sono concetti imprescindibili per un piano strategico funzionale a medio – lungo termine. Una corretta gestione delle risorse idrogeologiche, oltre al semplice uso irriguo – concludono Boeri e Rivarossa -, apre anche una serie di opportunità che vanno dalla produzione di energia pulita, alla creazione di bacini adibiti ad attività turistiche e sportive, oltre ad essere fondamentale nella prevenzione e nella gestione degli incendi”.